Passito di Pantelleria DOC: il nettare della Sicilia
Origini e Territorio
Il Passito di Pantelleria (DOC) è uno dei vini più pregiati, iconici ed amati d’Italia, un vero e proprio “Elixir Mediterraneo”. Prodotto nell’omonima isola siciliana, situata tra la Sicilia e la Tunisia, questo vino dolce e liquoroso rappresenta l’essenza dell’identità vitivinicola di Pantelleria, ma anche la sua terra, il vento, il mare. Potremmo dire che questo grandioso vino è la sintesi perfetta dei cinque elementi di questa isola.
Ma vi starete chiedendo, ma il fuoco che ci azzecca? Il fuoco è tutto, è l’elemento più importante, perché sono i suoli di origine vulcanica a dare caratteristiche, profumi e sapori unici a questo nettare siciliano.
L’isola, con il suo clima caldo e ventoso, offre un ambiente unico per la coltivazione delle uve Zibibbo (Moscato d’Alessandria), da cui si produce il Passito. Le piante di Zibibbo vengono coltivate secondo il sistema “ad alberello pantesco”, un metodo di allevamento particolare, inserito nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2014.
Processo di Produzione
La produzione del Passito di Pantelleria richiede una cura particolare: tutto parte dalla vendemmia.
La vendemmia a scalare, o vendemmia scalonata, è una pratica agricola antica e caratteristica dell’isola di Pantelleria per la produzione del Passito. Essa rappresenta una delle caratteristiche che rendono unico questo vino.
L’isola di Pantelleria è notoriamente ventosa e il clima può variare significativamente durante la stagione di crescita. Per sfruttare al massimo queste condizioni, i viticoltori utilizzano un metodo di raccolta scalonata, selezionando e raccogliendo l’uva in diversi momenti, a seconda del livello di maturazione.
Il processo inizia a metà agosto, quando vengono raccolte le uve più mature, destinate a essere essiccate al sole per circa 20-30 giorni per concentrare gli zuccheri. Queste uve diventeranno la base dolce e concentrata del Passito.
Nel frattempo, le uve rimaste sulla pianta continuano a maturare. Queste vengono poi raccolte in un secondo momento, solitamente a fine settembre o inizio ottobre. Queste uve fresche forniscono acidità e freschezza al vino, bilanciando la dolcezza delle uve passite.
Una volta terminata la raccolta, le uve fresche vengono pigiate e fatte fermentare in vasche di acciaio inox. Successivamente, le uve essiccate vengono unite al mosto, dando inizio a una seconda fermentazione. L’aggiunta di uve passite dà al Passito la sua dolcezza caratteristica e intensifica il profilo aromatico del vino.
Caratteristiche Organolettiche
Il Passito di Pantelleria ha un colore ambrato intenso, tendente all’oro. Al naso, offre un bouquet di profumi estremamente ricco: albicocca secca, miele, frutta esotica, agrumi canditi, note speziate e di erbe aromatiche. Al palato è dolce, caldo, vellutato, con un’acidità equilibrata che ne esalta la freschezza e ne prolunga l’aromaticità.
A cosa si abbina il Passito di Pantelleria?
Grazie alla sua struttura e complessità, il Passito di Pantelleria si presta a numerosi abbinamenti gastronomici. E’ perfetto da gustare con formaggi erborinati, foie gras, cioccolato fondente, pasticceria secca e dolci a base di frutta. Inoltre, è un vino da meditazione, da gustare lentamente per apprezzare tutti i suoi sfaccettati aromi.
Prezzo e Reperibilità
Il prezzo del Passito di Pantelleria può variare notevolmente in base all’annata e al produttore, ma in media si aggira tra i 30 e i 60 euro per bottiglia. E’ possibile trovare questo pregiato vino in enoteche specializzate e online. Nonostante la produzione sia limitata, il Passito di Pantelleria è apprezzato in tutto il mondo e largamente esportato.
Quanto costa un calice di Passito?
Lo trovate ad almeno 5 euro.
Passito di Pantelleria DOC
Il Passito di Pantelleria vanta la denominazione di origine controllata (DOC) dal 1971, un riconoscimento che attesta l’alta qualità del prodotto e la sua stretta connessione con il territorio di origine. Questa denominazione, una delle più antiche della Sicilia, garantisce che il vino rispetti una serie di rigorose regole di produzione e di vinificazione.
Innanzitutto, per essere classificato come Passito di Pantelleria DOC, il vino deve essere prodotto esclusivamente con uve Zibibbo (Moscato d’Alessandria) coltivate sull’isola di Pantelleria. Inoltre, una percentuale significativa delle uve deve essere lasciata appassire al sole per concentrare gli zuccheri e gli aromi, prima di essere vinificata.
Passiti di Pantelleria: i migliori
- Donnafugata Ben Ryé: Questo è uno dei passiti di Pantelleria più celebrati a livello internazionale. Prodotto dalla prestigiosa cantina Donnafugata, il Ben Ryé offre un equilibrio perfetto di dolcezza e acidità, con ricchi aromi di albicocche secche, miele e spezie dolci.
- Pellegrino Pantelleria Liquoroso Dolce: La cantina Pellegrino è un’altra icona della viticoltura siciliana, e il loro Passito di Pantelleria è una vera delizia. È un vino complesso e concentrato, con un finale persistente e piacevolmente dolce.
- Marco De Bartoli Bukkuram “Padre della Vigna”: Marco De Bartoli è famoso per i suoi vini da uva Zibibbo, e il Bukkuram “Padre della Vigna” è considerato uno dei migliori passiti dell’isola. Questo vino è intenso e aromatico, con note di frutta matura, miele e fiori d’arancio.
- Cantine Rallo Passito di Pantelleria: La cantina Rallo produce un passito caratterizzato da una dolcezza avvolgente e un ricco bouquet di profumi di frutta esotica e miele. È un vino perfetto per accompagnare dolci e formaggi stagionati.
- Cantina Florio Passito di Pantelleria: L’azienda Florio è una delle più antiche della Sicilia e il suo Passito di Pantelleria è un esempio classico di questa tipologia di vino. Ha un gusto dolce e intenso, con note di albicocche secche, miele e fiori.