Cirò DOC: la denominazione madre dei migliori vini della Calabria

Il Cirò DOC è il vino più rappresentativo della Calabria vitivinicola, una denominazione con radici antichissime che affondano nella Magna Grecia. Qui si coltivava la vite già in epoca classica, tanto che i vini della zona erano offerti agli atleti olimpici come premio. Il protagonista assoluto è il Gaglioppo, un vitigno coriaceo e solare, capace di produrre rossi tannici, austeri e longevi, ma anche rosati eleganti e bianchi delicati da Greco Bianco.
La zona di produzione, affacciata sul mar Ionio ma protetta dalle alture silane, gode di un clima secco, luminoso e ventilato, che conferisce intensità, mineralità e freschezza ai vini. Il Cirò è la scelta perfetta per chi cerca autenticità territoriale, vini di carattere e una denominazione italiana ancora poco conosciuta ma ricca di potenziale.
Le basi
Nome: Cirò DOC
Tipo: Denominazione di Origine Controllata
Regione: Calabria
Province coinvolte: Crotone
Anno di istituzione: 1969
Vitigni ammessi:
- Rosso e Rosato: Gaglioppo (min. 80%), altri a bacca nera autorizzati (max 20%)
- Bianco: Greco Bianco (min. 80%), altri a bacca bianca autorizzati (max 20%)
Tipologie: Bianco, Rosato, Rosso, Rosso Superiore, Rosso Riserva
Gradazione alcolica minima: - Bianco: 12%
- Rosato: 12,5%
- Rosso: 12,5%
- Rosso Superiore/Riserva: 13,5%
Zona di produzione: Cirò, Cirò Marina, Melissa, Crucoli
Temperatura di servizio: - Bianchi: 8–10°C
- Rosati: 10–12°C
- Rossi: 16–18°C
Metodo di produzione
I produttori del Cirò seguono metodi di vinificazione classici e rispettosi della tradizione. I rossi base fermentano in acciaio o cemento per mantenere il frutto, mentre i Superiore e Riserva prevedono affinamenti in legno (grandi botti o barrique) per 6 mesi o più, con invecchiamento minimo di 2 anni per le riserve. La vendemmia è spesso manuale, soprattutto per le etichette di qualità. Per i rosati, si impiega una breve macerazione sulle bucce, che dona il tipico colore cerasuolo. I bianchi da Greco Bianco sono vinificati in acciaio, per esaltare freschezza e pulizia aromatica.
Tipologie e affinamento
Il disciplinare prevede diverse tipologie, ognuna con stile definito:
- Cirò Bianco: da Greco Bianco, fresco, floreale, ideale per la cucina di mare.
- Cirò Rosato: una delle eccellenze calabresi, secco, fruttato e sapido.
- Cirò Rosso: classico rosso mediterraneo, con struttura, frutto scuro e un tannino deciso.
- Cirò Superiore: da uve selezionate e affinamento in legno, più profondo e persistente.
- Cirò Riserva: elegante, austero, pensato per l’invecchiamento.
Molti produttori adottano stili personali, come fermentazioni spontanee, macerazioni prolungate o affinamenti in anfora, rendendo la denominazione sempre più interessante dal punto di vista artigianale.
Caratteristiche organolettiche
Il Cirò Rosso è un vino dalla personalità netta, di colore rubino intenso con riflessi granati nel tempo. Al naso esprime frutti rossi maturi, note di liquirizia, erbe mediterranee e spezie dolci. In bocca è asciutto, caldo, con tannini marcati e un finale sapido. I rosati sono tra i migliori d’Italia per tipicità e versatilità, mentre i bianchi, più rari, offrono note di fiori bianchi, agrumi e mandorla amara, con una freschezza sorprendente.
Vitigni principali
- Gaglioppo: vitigno a bacca nera autoctono, ricco di tannino, resistente alla siccità, produce vini longevi e strutturati.
- Greco Bianco: bacca bianca, da non confondere col Greco campano. Dona vini freschi, floreali, minerali, spesso con una leggera nota ammandorlata.
Abbinamenti gastronomici
Il Cirò Rosso è perfetto con cucina tradizionale calabrese: capretto al forno con patate, salsicce piccanti, melanzane ripiene o gnocchi con pomodoro e pecorino. Si abbina bene a formaggi stagionati e piccanti, come il Pecorino del Monte Poro, Caciocavallo silano DOP e Blu di Capra calabrese. I rosati sono ideali con salumi, pesce azzurro, tonno alla griglia o formaggi freschi. I bianchi trovano grande affinità con spaghetti alle vongole, insalate di mare, baccalà e mozzarella di bufala.
Prezzo
Il Cirò DOC ha un eccellente rapporto qualità-prezzo. I rossi base si trovano tra 7 e 12 euro, mentre i Superiore e Riserva vanno dai 15 ai 25 euro, con qualche etichetta d’autore che supera i 30 euro.
- Entry-level consigliato: Cirò Rosso Classico – Librandi, intorno ai 9 euro.
- Top di gamma: Cirò Rosso Superiore Riserva “Aris” – Cataldo Calabretta, circa 25–30 euro.