Made in Italy ed inglese: un connubio vincente per la promozione all’estero
L’Italia, con il suo patrimonio enogastronomico, ha saputo imporsi sulla scena mondiale.
Il piatto più famoso al mondo, la pizza, è italiano. Non solo gli italiani, ma anche tanti stranieri amano mettere le mani in pasta per fare la pizza in casa.
E che dire del tiramisù, che ha stregato i palati internazionali ed è tra i dolci più riproposti al mondo?
Oltre alle tante ricette diventate ormai un must a livello internazionale, anche i prodotti tipici del nostro Paese non sono da meno. Basti pensare che proprio l’Italia è la nazione che esporta più vino al mondo.
Insomma, le nostre prelibatezze e i nostri prodotti hanno saputo conquistare tutti, ma si può fare ancora di più, rendendo il made in Italy ancora più forte. Sono infatti tante le piccole aziende che, pur producendo prodotti di altissima qualità, faticano a farsi conoscere anche all’estero.
Uno dei primi problemi in queste situazioni è sicuramente la comunicazione.
Per una buona promozione a livello mondiale, infatti, è necessario conoscere l’inglese. Un imprenditore che gravita in un campo come quello enogastronomico ha sicuramente più chance di pubblicizzare al meglio il proprio prodotto in ambito internazionale.
L’Inglese: fondamentale per la promozione dei propri prodotti
Il problema è che qui in Italia molti imprenditori non hanno molta dimestichezza con l’inglese. Per imparare questa lingua fondamentale per la promozione dei propri prodotti, vi sono a disposizione numerosi strumenti, come app o piattaforme online. Queste ultime, in particolar modo, permettono, attraverso programmi strutturati e tutor, di imparare la lingua direttamente da casa.
Pubblicizzare i propri prodotti è un’attività essenziale per qualsiasi azienda. In un mondo che è sempre più interconnesso, una buona comunicazione affiancata ad una promozione ben pensata può dare risultati eccezionali. I moderni strumenti di comunicazione ci offrono possibilità infinite e un nostro prodotto può anche essere acquistato dall’altro capo del mondo tramite un e-commerce. La nostra clientela si allarga: non si tratta solo del cliente che passa davanti alla nostra vetrina. Chiunque abbia un cellulare può acquistare.
Visto che la nostra clientela potenziale è sparsa in ogni parte del globo è essenziale che i nostri prodotti siano ben descritti in una lingua comprensibile da tutti, appunto, l’inglese.
Il made in Italy sempre più forte
Abbiamo parlato di quanto i nostri prodotti siano apprezzati ma, nel dettaglio, di cosa parliamo? Tra i primi posti dei prodotti nostrani più esportati non potevano che esserci pasta e vino. Soprattutto il vino è particolarmente apprezzato e, sia in quanto a produzione, sia in quanto ad esportazione, battiamo francesi, rivali di sempre in questo settore (e non solo).
Ad andare particolarmente pazzi per la nostra cucina sono gli inglesi che, a dirla tutta, amano anche i nostri vini: sono tra i primi importatori di prosecco. A descrivere questa passione ci ha pensato lo scrittore Bill Knot che nel suo libro Con gusto: How Italian Food conquered Britain parla di un divertente aneddoto: nel ‘57 la BBC fece un Pesce d’Aprile ai suoi telespettatori parlando di una pianta che come frutti produceva spaghetti. Scherzo al quale credettero in molti. Oggi, scherzi a parte, la conoscenza del made in Italy all’estero è sicuramente più diffusa e profonda: i nostri prodotti vengono degustati e soprattutto capiti, segno che stiamo svolgendo un buon lavoro in fatto di produzione, pubblicizzazione e divulgazione.