Alimenti fermentati per la nostra salute: la recensione del miglior libro sui fermentati?
Alimenti fermentati per la nostra salute è un libro divertente uno dei pochi di cui non mi sono pentito dell’acquisto nemmeno per un attimo. Fatto assai raro. Non è che sia perfetto, anzi non ha pretese di perfezione, tuttavia i due autori, Kirsten K. Shockey e Christopher Shockey, sono appassionati, capaci, molto diretti e mostrano con chiarezza come sia possibile fare fermentati in casa ed integrarli nella vita/alimentazione di tutti i giorni.
Dietro una solida conoscenza dell’argomento cibi fermentati si celano prove, ricette ed intuizione continue e il bello è che non tediano il lettore con patetici aneddoti da blogger che ti deve raccontare cosa ha fatto oggi. No non ci sono goffaggini narrative, tutto quello che scrivono è utile e applicabile. Niente fuffa.
Le tecniche, gli strumenti e i processi chimici sono spiegati con chiarezza e quel minimo di scientificità casalinga che ti permette di capire senza scadere mai nella noia.
La filosofia del libro Alimenti fermentati per la nostra salute è chiara: mangiare fermentati aiuta a vivere meglio. Sono fonti preziose di sali minerali, probiotici e vitamine. Se volete provare queste sono le ricette. Ma almeno non te la menano con piagnistei new age o non cercano di proporre nuove diete o sciocchezze detox.
Ma veniamo alle ricette di questo libro sulla fermentazione. Le principali ci sono: crauti, kimchi, verdure e frutta, in pratica le verdure ci sono tutte. Ma attenzione le ricette sono a base dei prodotti della fattoria dei due autori, quindi troverete solo fermentati di frutta e verdura. Kombucha, miso e kefir non sono contemplati.
Infatti viene da definirlo come un ottimo manuale di conservazione di campagna. Non pensate ad un manuale di un nerd chimico alla Heisenberg di Braking Bad, quanto a due contadini che coltivano e hanno imparato a conservare il frutto del loro orto.
Nel complesso è un libro discreto, aiuta a capire e fornisce preziosi consigli pratici per rimediare o per correggere i classici inconvenienti che possono insorgere nella preparazione classica dei fermentati. Questo non significa che sia la bibbia: come primo libro da neofiti per approcciare il mondo dei fermentati è ottimo.
L’impaginazione è spartana, ma non malvagia, aiuta molto a livello pratico e visivo con uno schematismo pragmatico per capire e riprodurre le varie ricetta dei fermentati.
A tratti la veste ricorda la grafica di un libro di scienze delle elementari, tutto è spiegato con calma e senza fretta. Ti prende per mano e ti guida nel saporoso e immaginifico mondo dei fermentati, che molti credono ostico, ma che in realtà si basa su tradizioni millenarie di una civiltà priva di strumenti di refrigerazione. Basta tornare indietro ai primi anni del 1900, quando ancora i frigoriferi non esistevano.
I difetti del libro Alimenti fermentati per la nostra salute
Unica nota negativa: la qualità altalenante delle foto. Alcune sono ben riuscite e hanno un taglio abbastanza veritiero, altre sono poco valorizzate. Sono messe lì, in posizioni defilate, mortificate in una dimensione da francobollo esploso, giusto per far vedere un ingrediente o un vasetto. Non si è partiti da una bella foto e poi hanno costruito il contenuto intorno, ma hanno fatto il contrario. Hanno scritto e poi fatto un collage di foto. Nulla di tragico, ma non verrà ricordato come un capolavoro dell’editoria: hanno scelto un approccio pragmatico al servizio del “come si fa”.
Non male il ricettario finale con idee intriganti, diviso secondo i vari pasti: colazione, pranzo, spuntini, dessert e cena.
La prova del nove è stata l’approvazione di almeno tre ricette del kimchi da parte di mia suocera, coreana dura e pura che da bambina tagliava i cavoli per il kimchi a colpi di Flying kick in stile pantera della montagna di giada.
Il prezzo del libro Alimenti fermentati per la nostra salute
In libreria lo pagate 24.90 euro. Su Amazon lo trovate scontato a 21,16 euro. Un prezzo onesto per un manuale base, un libro che aiuterà chi non ha mai fatto fermentati. Chi è già esperto troverà idee interessanti e qualche spunto, soprattutto per condimenti e speziature inedite.
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State attenti, una volta che avrete iniziato a fare fermentati diventerà una sfida senza esclusione di colpi con voi stessi, quasi una droga, ma soprattutto non tornerete più ai sottaceti Ponti al triste scatolame da supermercato.