Bock: la birra che aiutava a sostenere i monaci durante i digiuni della Quaresima
La Bock è una birra per chi ama corposità, calore e profondità maltata. Nata per accompagnare i mesi freddi, regala un sorso ricco, avvolgente e rotondo, perfetto per chi cerca una lager robusta, ma elegante. Ideale per le serate lente, per abbinamenti intensi o per meditare davanti a un camino acceso.
La regione
La Bock ha origini antiche e radici nobili: nasce nel Basso Reno, più precisamente nella città di Einbeck in Bassa Sassonia, nel tardo Medioevo. Furono però i birrai bavaresi a perfezionarla nel XVII secolo, reinterpretandola secondo il proprio stile, con fermentazione bassa e lunghi affinamenti a freddo. È oggi uno degli stili più carismatici e apprezzati della Germania, con molteplici declinazioni.
The Basics
Nome: Bock
Origine: Germania (Einbeck, poi Baviera)
Stile: lager forte
Gradazione alcolica: tra 6,3% e 7,5%
Fermentazione: bassa
Colori: da ambrato intenso a marrone profondo (a seconda del tipo)
Formato: bottiglia da 500 ml (classico) o in fusto per servizio alla spina
Tipologie di Bock
- Traditionelle Bock: la versione classica, ambrata, maltata, con accenti di caramello e tostatura.
- Doppelbock: più alcolica e intensa, spesso con nomi che terminano in “-ator” (es. Salvator, Celebrator).
- Eisbock: ottenuta per concentrazione a freddo, è la più potente e complessa.
- Weizenbock: variante con malto di frumento, profumata e speziata.
- Maibock o Heller Bock: più chiara e beverina, si beve tradizionalmente a maggio.
Caratteristiche organolettiche
La Bock colpisce per l’eleganza del suo malto: profumi di pane tostato, caramello, nocciola, frutta secca, con una leggera nota alcolica e luppolatura appena percettibile. In bocca è piena, morbida, rotonda, spesso con dolcezza residua ben bilanciata da una chiusura secca o lievemente amaricante. La carbonazione è moderata e il corpo medio-pieno.
Come è fatta: malti, luppoli e fermentazione
Le Bock sono realizzate con malti pilsner, monaco, vienna e cara-malt, che donano corpo, colore e intensità aromatica. La luppolatura è minima e discreta, affidata spesso a varietà tedesche nobili come Hallertau e Tettnanger. La fermentazione avviene a bassa temperatura, con lagerizzazione prolungata che affina il profilo e dona pulizia e struttura.
Abbinamenti consigliati
Con il suo profilo maltato e avvolgente, la Bock si abbina benissimo a carni brasate, stufati di manzo, gulasch, wurstel alla griglia e piatti a base di formaggi stagionati. Tra i formaggi ideali: un Bergkäse intenso, un Cheddar invecchiato per contrasto salato, e un Parmigiano Reggiano 30 mesi, perfetto per rafforzare la nota umami.
Prezzo medio
In Germania una bottiglia di Bock costa dai 2 ai 3,50 euro, mentre le versioni artigianali, come le Eisbock o le edizioni speciali, possono arrivare fino a 5-6 euro. In Italia, le Bock industriali (es. Ayinger, Paulaner, Andechs) si trovano tra i 3,50 e i 6 euro, mentre quelle artigianali o importate salgono anche a 8-10 euro.
Birrifici e etichette iconiche da provare
- Ayinger Celebrator Doppelbock: corposa, vellutata, da manuale.
- Paulaner Salvator: la madre di tutte le Doppelbock.
- Weihenstephaner Vitus: Weizenbock intensa e profumata.
- Kulmbacher Eisbock: glaciale, concentrata, alcolica.
- Andechser Doppelbock Dunkel: calda, equilibrata, profonda.
- Weltenburger Kloster Asam Bock: dolce, avvolgente.
- Schneider Weisse Aventinus: la regina delle Weizenbock.
- Einbecker Ur-Bock Dunkel: la tradizione che continua.
Storia e curiosità
Il nome “Bock” è una storpiatura di “Einbeck”, e in tedesco significa anche “caprone”: per questo molte etichette rappresentano questo animale sull’etichetta. Era la birra dei monaci durante la Quaresima: nutriente, forte e adatta a sostenere i digiuni. La Doppelbock è nata proprio per questo, creata dai frati paolini di Monaco. Oggi è una birra celebrativa, spesso legata ai mesi freddi o a ricorrenze importanti.
