Vino e Barbecue: Porceddu sardo e Cannonau di Sardegna Mamuthone di Giuseppe Sedilesu
Il barbecue in Sardegna è una religione, si va dal porceddu, all’agnello, al cinghiale e la tradizione dei pastori voleva che venissero cotti in delle buche dentro cui si mettevano braci e foglie di mirto.
Il porceddu è sicuramente il piatto più suggestivo: stiamo parlando di un maialino da latte di non più di 45 giorni, tra i cinque e i nove chili di peso, le cui carni, dopo una giornata intera di cottura, diventano croccanti fuori e succose dentro.
Il vino consigliato per il porceddu è uno dei Cannonau storici della Sardegna, proveniente da vigne vecchie di 50 anni. Racchiude in sé tutto il calore di questo terroir, è potente, elegante, molto balsamico, con note mentolate, di eucalipto, bergamotto, timo e rosmarino avvinghiate ad un tannino affilato.
Quella sensazione di macchia mediterranea/salsedine che rimane sulla lingua lo rende perfetto per un piatto sapido e succulento come il porceddu: sentire sul palato la dolcezza della carne che si scioglie in quella delle amarene vi farà amare questa terra.