Muscadet della Loira: le migliori bottiglie da provare (edizione 2023)
Se la parola “Muscadet” vi evoca semplicemente l’idea di un vino bianco qualsiasi, è tempo di aggiornare le vostre convinzioni.
Immaginate un vino umile, nato da terreni inospitali e clima rigido della Loira. Un vino che, grazie all’ingegno e alla passione dei vignaioli, ha sfidato tutte le avversità per trasformarsi in una vera e propria icona enologica.
Grazie alla tecnica del “sur lie”, ovvero l’affinamento sui lieviti, il Muscadet si svela in tutta la sua tridimensionalità: un calice diventa un’esperienza sensoriale avvolgente e lisergica, perfetta per esaltare ostriche e frutti di mare. Ecco una guida essenziale per scoprire le 15 bottiglie di Muscadet che incarnano al meglio questo straordinario racconto di resilienza e ingegno.
Vino in Pillole: Muscadet della Loira
- Zona di Produzione: Valle della Loira, Francia, in un arco di territorio che comprende anche le coste atlantiche.
- Vitigno: Melon de Bourgogne
- Tannini: Inesistenti.
- Acidità: Media, una freschezza che pulisce il palato, ma è la sapidità marina ad emergere.
- Longevità: Generalmente giovane, ma con potenziale sorprendente di invecchiamento.
- Particolarità: “Sur lie”, l’arte di far maturare il vino sui suoi lieviti, rendendolo sapido e strutturato.
E ora, andiamo alla scoperta delle bottiglie:
1. Domaine de la Pépière “Clisson” 2020
Se cercate l’emblema della resilienza e dell’innovazione in un bicchiere, non potete non assaporare il Clisson, un vino biodinamico di grande respiro e facilità di beva. Pulito, nitido nel fraseggio tra sale, frutto e ritorni di erbe aromatiche. Snello e tagliente.
Prezzo: 18 euro.
2. Domaine Luneau-Papin Excelsior 2020
La grandezza si percepisce dal primo sorso: un tripudio di note floreali e una longevità che va oltre le aspettative. Ancora un vino biodinamico di ottimo spessore. Profondo e rotondo nello sviluppo, nonostante la mineralità eccellente.
Prezzo: 29-30 euro.
3. Château du Coing de Saint-Fiacre
Un vino che parla il linguaggio del mare, ideale compagno per una cena a base di frutti di mare. Bocca tesa, profumi di agrumi a cascata, scolpiti in una blocco di sale. Finale lungo di cedro, roccia e timo. Splendido.
Prezzo: 20 euro circa.
4. Domaine Bregeon, Muscadet Reserve 2017
Avvolto da profumi di mela verde, miele e camomilla, sembra quasi fatto apposta per scaldare le fredde notti della Loira. Uve biologiche coltivate da un vero vigneron, fermentazione spontanea, malolattica spesso, ma non sempre, taglio sartoriale. Grinta, polpa, tocco sapido. Terreni a base di gabbro e granito, vigne con età media di 65 anni, più di 2 mesi di riposo sui lieviti. Il vino è una bomba di volume e finezza. Succoso e suadente, ma sempre indomito e pieno di sapori nutty e nocciolosi. Con l’annata 2017 si è sfiorata la perfezione. Uno dei migliori mai assaggiati e senza dubbio, Lailler è uno degli interpreti più sensibili e solidi della zona.
Prezzo: 18-20 euro mai spesi meglio.
5. Jo Landron “Amphibolite”
Per chi ama la vivacità e lo slancio, è un calice che incarna la gioia di vivere. Vigne vecchie 35-40 anni, cultura biodinamica in campo e in cantina per una beva slanciata, appagante e molto algida con profumi netti di pietra, giglio, orchidea e pompelmo e finale di erbe aromatiche. Tirato a lucido come un sasso di quarzo.
Prezzo: 16-20 euro.
6. Marc Ollivier “Clos des Briords”
Un esemplare che rappresenta l’apice della longevità in Muscadet, un connubio tra tradizione e modernità. Marc Ollivier è un vigneron vero, duro e puro, intransigente che si è dato alla coltivazione biologica dei sui 8 ettari di vigneti. Il vino fermenta spontaneamente e riposa a lungo sui lieviti. Senza fretta il lavoro è tutto svolto a mano. Età media delle vigna 40 anni. Il vino è terso e pungente, fruttato e sottile, si muove sinuoso e con grande grazia tra miele, fiori e agrumi. Piccola perla.
Prezzo: 15-16 euro.
7. Domaine de l’Ecu “Granite”
Andiamo stappiamo una bottiglia più sostanziosa e ambiziosa. Sorprendente nella sua struttura, questo vino è un omaggio alla minerale compostezza che solo i suoli granitici della Loira possono donare e non vi deluderà grazie ad una pienezza del sorso stupefacente. Si muove leggiadro, ma lo spessore salino, il sapore di ostriche e mare quasi si morde. A fare da spalla una decisa acidità agrumata che sdrammatizza e spazza via ogni cosa. Vino solare e godereccio, che nonostante la polpa, gode di una bevibilità assurda.
Prezzo: 24-26 euro. Ben spesi
8. Château-Thébaud “Clos de la Févrie”
Un altro capolavoro da suoli granitici, questo vino dimostra che anche nelle condizioni più ardue, il Muscadet può esprimere una delicatezza insospettata. Ad emergere sono i fiori, le note efebiche e più elegante, il tutto corredato da un sottofondo marino e salato che tiene in piedi il sorso. Facile, ma a tratti abbagliante.
Prezzo: 20 euro.
9. Pierre Luneau-Papin “Le L d’Or”
Un vino di rara eleganza, dalla longevità stupefacente. Se conservato adeguatamente, può sfidare il tempo meglio di molti suoi cugini più blasonati. Nato su suoli di granito e gneiss, biodinamico, 10 mesi sui lieviti in acciaio. Salato come una sciabolata, resinoso, con buccia di agrumi appena grattugiata e un finale di erbe aromatiche e acacia. Splendido e sferzante, ma a dare struttura non è l’alcol, ma il sale. La cantina è attiva del 1975, non sono nati ieri.
Prezzo: 18-22 euro.
10. Domaine Vincent Caille “Le Fay d’Homme” 2020
Vincent Caillé è il rappresentate della quinta generazione di vignaioli della famiglia. E la ricetta per fare questo splendido vino è sempre quella: trasparenza, rispetto per la terra, pazienza. Una selezione minuziosa delle uve Melon de Bourgogne permette a questo vino di spiccare per equilibrio e completezza e andare anche oltre, presentando una complessità notevole, profondità, il tutto accompagnato da leggerezza, ancora 12 gradi, e piacevolezza senza fine. Cedro, timo, mughetto, crostata di limone e finale di alga e salicornia. Anche qui si lavora con grande cura ai dettagli. Vigne vecchie di 60 anni, esposizione a sud, fermentazione spontanea, riposo in vetrocemento, 6 mesi sur lie. Un piccolo capolavoro.
Prezzo: 24-26 euro. Li vale tutti.
11. Guy Bossard “Expression de Granite” 2020
La voce dei vignaioli che lavorano in simbiosi con la natura si fa sentire chiaramente in questa bottiglia, un cantico alla biodinamica. Fermentazione spontanea per un vino solare e marino dove troviamo una battaglia tra onde e del mare e sapori più morbidi e mielosi. Splendido, roccioso, di sostanza, con una propulsione rara e selvaggia.
Prezzo: 35-36 euro.
12. Domaine de la Louvetrie “Hermine d’Or”
La tecnica del “sur lie” trova in questa bottiglia una delle sue espressioni più felici, trasformando un vino già pregevole in una vera e propria sinfonia di sapori. Sorso nervoso, quasi speziato, con gelidi rimandi agrumi, noci e mandorle tostate e finale quasi resinoso. Alghe e sale in bocca.
Prezzo: 14-16 euro.
13. André-Michel Brégeon Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie
Se volete scoprire quanto può essere affascinante un Muscadet dinamico, immediato e super agrumato provate il fratello minore della riserva. Ha meno spessore, ma compensa con una beva esplosiva e coinvolgente e un fascino florale incredibile.
Prezzo: 12-13 euro.
14. Domaine Véronique Günther-Chéreau “Château du Coing”
Un Muscadet che si contraddistingue per la sua personalità intrigante e per la sua straordinaria capacità di abbinamento con il cibo, grazie ad un profilo aromatico affilato ed elegante, di facile approccio. Corpo leggero, buona dose di acidità e spinta minerale a dare ritmo. Niente di difficile, ma appagante.
Prezzo: 18-20 euro.
15. La Pépière “Les Gras Moutons”
Ultimo ma non meno importante, questo vino rappresenta un formidabile connubio tra la sapidità dei terreni marittimi e la freschezza impartita dall’altitudine. Facile da bere, dotato di finezza semplice e immediatamente leggibile, si candida come vino da tenere sempre in cantina. Biodinamico, croccante, fatto con cura artigiana e lieviti indigeni e venduto ad un prezzo assurdamente basso.
Prezzo. 12 euro.