Fake Food di Natale: i 10 cibi più brutti, ingannevoli, ridicoli e dannosi per la salute dei consumatori
Vi avevamo promesso un numero speciale pirotecnico del Fake Food natalizio e oggi non vi deluderemo. Abbiamo in serbo per voi una selezione dei migliori fake che il trash market abbia mai sfornato: la carne al fuoco è tanta!
E questi fake sollevano molte domande, soprattutto il vino. E la prima è: come diavolo fa un vino a costare 1,59 euro se solo bottiglia, tappo ed etichetta corrispondono più o meno a quella cifra? Cosa c’è dentro queste bottiglie? Come fanno le cantine o questi imbottigliatori forse a guadagnare vendendo ad un prezzo così ridicolo? Un litro di latte fresco costa di più… Una mucca la puoi mungere tutti i giorni, la vigna no, quindi cosa mungono questi imprenditori, a quale fonte si attaccano?
Belle domande davvero, ma se sul vino il gusto è a tratti allucinogeno, i veri protagonisti saranno i precotti, in alcuni casi basta la foto, non ci siamo soffermati solo sugli ingredienti, ma abbiamo scelto quelli più appariscenti e ridicoli.
Detto questo non ci rimane che augurarvi buona lettura e buon Natale! Se proprio ve la vedete brutta e non avete voglia di cucina per il pranzo di Natale, un paio di piattini sfiziosi ci sono!
Selectione Franciacorta brut Montorfano de Filippo
Uno dei vini più stupefacenti che abbiamo mai assaggiato, a partire dal nome, “Selectione” suona fake in maniera splendida, è un vero colpo di genio. Partiamo dall’etichetta orrenda, il nome della cantina e del vino descrivono un’orbita ellittica tutto intorno al ritratto al centro, roba da far venire il mal di testa. Senza contare che crea confusione: le etichette non dovrebbero essere chiare, leggibili e facilmente interpretabili dal consumatore? Sì, o almeno dovrebbero essere così se vogliono vedere qualche bottiglia. Fa un bel botto, l’anidride è pompata. Il naso si percepisce appena un sussurro, in bocca è acidulo e senza corpo, privo di spunti, scialbo, sembra che abbiano imbottigliato una fanta amara poco zuccherata, sì lo sappiamo è un doppio ossimoro con chimera che si mangia la coda. Spessore inesistente, niente di niente. Ma veniamo al bello: il prezzo, ossia 7,59 con tanto di marchio DOCG Franciacorta. Lo spumante metodo classico Franciacorta deve da disciplinare affinare sui lieviti almeno per 18 mesi in cantina. Tra bottiglia, etichetta, tappo, lavoro in cantina e mettiamoci pure il costo dell’uva come fa a costare così poco? Basta assaggiarlo per capirne il motivo…
Cheeseburger di pollo e tacchino super mercato MD,
L’aspetto è appetitoso, la foto fa venire una certa acquolina, è ben illuminata, c’è il bacon, il formaggio filante il patty è ciccione, suda grasso, insomma sembra un gran bel panozzo. Ma poi lo apri e c’è da impazzire. Come al solito sulla confezione c’è scritto la solita presa per i fondelli “suggerimento di presentazione”. Ma è ora di dire basta, questa legge da Gargamella è una truffa. Sulle confezioni vogliamo il prodotto, non un panino ritoccato o riempiti di mille altri ingredienti. È come se compraste una macchina e poi ti dicessero, no i sedili non sono compresi, il cambio lo devi mettete tu, il volante è un optional. Avete rotto con questi inganni. Certo la confezione è trasparente, ma non si riesce a vedere bene cosa c’è dentro. E allora perché non facciamo confezioni trasparenti? Poi il sole rovina il cibo?
Forse, ma una volta aperti questi cheeseburger di pollo e tacchino venduti al super mercato MD vi mettere a ridere. Il pane è cartongesso, il patty è gommoso come uno zerbino, ma secco e fritto, rugoso, sembra di mettere in bocca una suola. Fa venire i conati. Sulla confezione, a parete i condimenti, il patty è succoso, c’è carne, questa è una mistura fossile agghiacciante. Il formaggio è un velo patetico di tristezza, il sapore è inesistente, la consistenza è pastosa, si attacca al palato come colla colla epossidica bicomponente per metalli, per toglierlo bisogna fare i risciacqui con il diesel. Non esiste un solo motivo al mondo per comprare questa robaccia. Dovrebbe essere vietata prima di tutto perché l’immagine è ingannevole, non è lo stesso panino e secondo perché il gusto è allucinante, neanche una scimmia senza mani riuscirebbe a confezionare un panino così tremendo. Gli ingredienti non li abbiamo neanche controllati, non ci sbilanciamo, ma già così era abbastanza.
Risotto alla Parmigiana Knorr, la number 1 dei risotti colpisce ancora
Ci metteremo molto tempo, ma recensiremo ogni prodotto della Knorr per amore. Ma al momento accontentiamoci di un altro fake risotto da record: il risotto alla Parmigiana. Un altro grande piatto della cucina casalinga deturpato e massacrato a colpi di olio di palma. Perché, perché la Knorr fa di tutto per ingannare i consumatori con pietanze abominevoli, salate come il mar morto, piene di grasso di palma e poi ha il coraggio di chiamare queste prelibatezze con i nomi veri dei piatti. Non vogliamo addentrarci troppo, abbiamo molti fake, ma il caso è uguale al risotto alla Milanese Knorr, non ci metti gli ingredienti veri, non ci metti neanche il Parmigiano Reggiano e poi lo chiami risotto alla Parmigiana? Ma di che cosa stiamo parlando? Non è un fake questo? Non è un inganno per i consumatori? Perché non lo chiamano risotto al formaggio fuso e olio di palma? Contenuto di sale assurdo, metà della vostra dose giornaliera se ne va con questo risotto ridicolo ed insulso dove si percepisce solo il sapore tagliente del sale. Il resto è noia.
Leggiamo sul sito Knorr: “i Risotti Knorr sono fatti con Riso 100% Italiano e da agricoltura sostenibile. L’esperienza Knorr prepara e combina con sapiente armonia ingredienti naturali e attentamente selezionati per offrirVi un Risotto dal gusto naturale e gunuino!” Un’altra fandonia e questa è pubblicità ingannevole, oltre che grammaticamente scorretta, che andrebbe punita e ripassata almeno con un editor di testi. Prima di tutto il gusto fa ribrezzo e non è genuino, ma soprattutto olio di palma, estratto di lievito, zucchero, formaggio fuso ed estratto di lievito non sono ingredienti naturali. Lo zucchero non nasce spontaneamente dalla canna o dalla barbabietole, non è naturale, è un prodotto lavorato. L’olio di palma dopo essere stato cotto, viene snocciolato, pressato, spremuto, filtrato e poi raffinato. E questo è un ingrediente naturale? Se volete usare certi termini fatelo con cognizione, altrimenti diventa un truffa bella e buona e qualcuno dovrebbe far rimuovere queste bufale. Ma ricordate che la Knorr è la numero uno in fatto di vendita di risotti a parte i discount… dopo averne mangiato 3 forchettate la bocca è anestetizzata, per non dire bruciata, dal sale. Questo non è risotto alla Parmigiana e non metteteci due scaglie nella foto per abbellire un obbrobrio, abbiate il coraggio di mostrare la vostra mercanzia per come è fatta… E poi ancora la farina nel riso, una delle ancore di salvezza dei celiaci: perché mettete la farina in un risotto (dove non andrebbe mai messa) e poi non ci scrivete che contiene glutine?
Geniale poi il “Tocco dello Chef”, ossia, “Per un risotto ancora più gustoso e mantecato aggiungere una noce di burro e una spolverata di Parmigiano, rimescolare e servire”. Ma grazie al piffero, se burro e Parmigiano li mettiamo noi, allora cuociamo il riso in bianco e poi lo condiamo da soli. Geniale e anche subdolo, ti prendono in giro anche sulla confezione! Ci credo che sono i venditori numero 1, sono i campioni del marketing!
Panettone Motta
Il sapore è un po’ scialbo, zuccherato, ma senza spunti, i canditi sono ricordi sbiaditi di quella frutta che un tempo fu, ma va bene, il gusto è un pugno in faccia, ma siam tutti più buoni a Natale a parte i panettoni industriali. Veniamo non meniamo in pandoro per l’aia: il Panettone Motta contiene 33 grammi di zuccheri, una dose pericolosa per la salute. Lo ripetiamo ancora, secondo gli ultimi studi e raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della sanità sarebbe bene non ingerire più di 35 grammi di zucchero al giorno. Sì, è stata dimezzata, ma nessuna industria del cibo industriale ha aggiornato le tabelle, perché è un consiglio, la dose ufficiale è sempre di 70 grammi. Ma anche se volessimo considerare 70 grammi, 1 fetta di panettone come quella nella foto, vi fornisce la metà della vostra dose. O dose intera se volete fare una scelta di vita sana.
E i grassi saturi? Esplosivo anche l’apporto di grassi saturi: 7,7. In una dieta da 2000 calorie i grassi massimi sono 22 grammi, 15 consigliati. In ogni caso, l’apporto è devastante, ci metterete 10 ore a digerire questo mattone. Abbiamo scelto il Panettone Motta non perché ci piace, ma perché è un prodotto senza la minima attenzione per la salute del consumatore, quello con il più alto contenuto di zuccheri. Anche un prodotto terribile e chimico come il Pandoro Bauli con cioccolato e mascarpone ha meno zuccheri e grassi. In pratica è una barzelletta.
Slam aranciata
Un altra bibita da usare per sturare il bidet. È un’aranciata fatta con succo concentrato, acqua e zucchero. Il gusto è stucchevole, tipo quelle caramelle di zucchero andate a male che la nonna teneva sul tavolino della sale per anni. Non è fresca, non è dissetante e si sente solo un ricordo lontano e chimicamente alterato di agrumi. Una delle peggiori aranciate mai provate. La quantità di zucchero è spaventosa, non pericolosa come la fanta, ma ci siamo vicini: 11,9 grammi di zuccheri. C’è solo zucchero, nient’altro. Per un bel bicchierone vi sparate in vena 29,8 grammi di zucchero di alta qualità, sicuramente Demerara della Guadalupe. Ma un bambino come dose massima può ingerire 19 grammi di zucchero. Non dategli mai questa brodaglia, è un invito al diabete per un bambino.
Un, due, tris di Citterio: salame con crostini e formaggio
Un viaggio, una sosta in autogrill e il fake food si illumina, tutta roba buona, di qualità, da brividi di piacere fake. Ne abbiamo scelto uno, a parte i presepi di zucchero e glassa da 3000 calorie. Questo è il top fake food mai visto per quantità di sali e grassi saturi. Se siete malati di ipertensione o soltanto se volete vivere decentemente, non mangiate mai questa merenda tipo pane, salame e formaggio della Citterio. Guardate la foto: il quantitativo di sale è da infarto: 3,7+1+2.5= 7,2 grammi di sale. La dose massima consigliata per vivere bene e non avere problemi cardiaci, ipertensione e ritenzione idrica è 5. Pazzesco, questo è sale puro, se considerate che stiamo parlando di 100 grammi di cibo, cibo spazzatura, ma sempre cibo. Mai visto, neanche le patatine San Carlo di Craccolicious sono così scandalosamente salate, neanche le Fonzies. Ma andiamo avanti con l’attentato alla nostra salute di consumatori. 34,3 grammi di grassi saturi, quando la dose massima consigliata è di 22. Non c’è bisogno di essere dei nutrizionisti di fama mondiale per capire che questo snack che viene presentato come pausa pranzo, come merenda cool take away è una porcheria che non dovrebbe neanche essere messa in commercio. Almeno metteteci sopra un un bollino che avverte che la vostra pressione sanguigna sta per decollare, grazie alla combo grassi saturi + sale a go go…
È davvero triste vedere come l’industria del food sforni porcate disgustose a livello alimentare, totalmente impunita, senza il minimo controllo. E poi la furbata finale, ogni dose di sale e grassi saturi sono separati e non ci sono le percentuali. Per legge le percentuali non sono necessarie, ma è meglio così non ci viene un coccolone a leggere queste tabelle nutrizionali scandalose. Nota finale su latte e conservanti: il latte è da produttori Eu, neanche del semplice latte italiano riuscite a trovare? E poi non mancano nitrito di sodio e di potassio, entrambe sostanze tossiche che si usano in piccole quantità per non far marcire la carne o irrancidire il formaggio, ma che andrebbero eliminate, visto che sono cancerogene. Leggiamo sul sito del’AIRC “I nitrati e i nitriti, utilizzati soprattutto nella conservazione della carne e degli insaccati, possono subire delle modificazioni chimiche che li trasformano in nitrosammine, molecole potenzialmente cancerogene. Un consumo eccessivo e prolungato di nitriti è associato ad aumento del rischio dei tumori dello stomaco e dell’esofago.” Detto questo manca solo il polonio radiativo in questo snack Citterio e poi le abbiamo viste tutte.
Muu muu cameo budino al gusto vaniglia con 30% di budino al cioccolato
Il sapore di questo budino è orrendo, sembra sapone zuccherato, la consistenza è sbrodolosa, blobbeggiante e non aiuta. Ma quello che fa paura è che è un prodotto studiato espressamente per i bambini, con tanto di mucca e prato e cuoricini vari. Il problema è che un bambino questo tipo di cibo spazzatura industriale non dovrebbe mai mangiarlo. Per un vasetto di questo pseudo budino abbiamo un apporto di 15 grammi di zucchero, quando la dose massima per un bambino è di 19. Non pensate che sia una merenda sana, un perfetto sostituto di frutta fresca o di pane e marmellata. Finiamo parlando dell’addensante chiamato carragenina, che da anni è al centro di polemiche accesissime e considerata dannosa, cancerogena secondo lo studio effettuato dal The Cornucopia Institute, dove gli esperimenti sugli animali hanno evidenziato tassi elevati di infiammazione gastrointestinale, che sfocerebbero in colite e tumore al colon. Noi vi riportiamo la notizia e abbiamo eliminato ogni prodotto contenente carragenina.
Porcini al profumo di bosco, crema di Porcini Knorr
Non ci crederete ma la Knorr è riuscita a tornare in corsa con un altro prodotto agghiacciante. Una favolosa zuppa di porcini, la vellutata che potrete servire a Natale per farvi amare dai vostri cari. Il gusto come al solito è finto, tutto sale e un finale pungente che ricorda i funghi. Ma va bene così, ormai sapete questo non può neanche essere chiamato cibo. E sorvoliamo sulle quantità pazzesche di sale, 1,9 grammi quando 5 sono i grammi giornalieri. Aumentano anche i grassi saturi ben 5,9 grammi. Quando dovreste restare sui 16-22 al massimo. Ma ve bene, quello che fa imbestialire è il fatto che si ostinino a sbandierare i loro ingredienti naturali. Vediamo la lista di questi ingredienti allora: “Grasso di palma, farina di GRANO tenero, amido di patata, sciroppo di glucosio, sale, funghi porcini (Boletus edulis) 3,4%, zucchero, farina di mais*, proteine del LATTE, estratto per brodo, cloruro di potassio, cipolla*, estratto di lievito, funghi prataioli coltivati* (Agaricus bisporus), prezzemolo*, funghi pinarelli (Boletus luteus), aglio*, estratto di funghi, aromi.” Da quando in qua il sciroppo di glucosio, aromi chimici, zucchero, proteine del latte, estratto per brodo e grasso di palma è un ingrediente naturale? Questa è pubblicità ingannevole, è un inganno bello e buono perpetrato ai danni del consumatore.
Crema di Limoncello L venduto alla MD
Questo è pauroso, una volta aperta la bottiglia sembra di annusare detersivo per i piatti al limone, identico. La consistenza è slegata, non è una belle crema soffice, sembra più risciacquatura di piatti. Il sapore è improbabile, pungente, finto, allappa con zucchero e ancora last al limone. Poco alcolico, poco ispirato, ridondante, scialbo. Da dimenticare. Diamo un’occhiata agli ingredienti: colorante E 102 a iosa. Ottima per farsi venire un mal di testa grande come un grattacielo. È la mitica tartrazina, solo gli irriducibili del risparmio la usano ormai, è già stata bandita in Norvegia e Austria. Può causare allergie, intolleranze, riniti, problemi di respirazione ed è altamente pericolosa per chi è allergico all’aspirina o asmatico. Se vi volete del bene non compratela mai, è pessima. 4,29 euro per una bottiglia, neanche ci compri 2 chili di limone ormai, ma questi ci fanno la crema al limoncello…
Rachmaninoff liqueur peach
Ogni volta che un bottiglia di questo liquore o pseudo vodka alla pesca viene stappa il povero Sergej Vasilevic Rachmaninov si rivolta nella tomba. Il gusto è orribile, non ci sono altri termini per definirla. Ha un sapore posticcio, un misto tra uno sciroppo alla lumaca scaduta dal 1978, ziguli all’arsenico e marmellata di peti. Il sapore appiccicoso e sciropposamente dolce permea ogni atomo di questa vodka, non ha spinta, profondità e non è neanche abbastanza alcolica da poter stare in piedi. La dolcezza la gambizza letteralmente. Forse è una delle peggiori vodke aromatizzate che ci siano in commercio. E con questo chiudiamo lo speciale Fake Food di Natale. Guardate bene a quello che mettete nel carrello.