San Carlo Junior: junk food fritto in olio di palma
Il Fake Food di oggi torna ancora a battere su una nota dolente: il junk food che le grandi industrie vogliono propinare ai bambini con ogni mezzuccio. Gli snack per bambini, un’espressione agghiacciante che già a pronunciarla fa venire il latte di cocco alle ginocchia…
Lo “snack” in questione sono la patatine San Carlo Junior: piccoli pacchetti da 30 grammi di patatine fritte in olio di palma e poi condite con quantità mostruose di sale.
Perché dovreste propinare questo cibo spazzatura ai vostri figli? Certo ogni tanto si può indulgere in un snack goloso o in un gelato, ma vogliamo davvero fargli mangiare questa cibo orripilante?
Acrilammide: una sostanza cancerogena
Grasso di palma o iosa, con frittura industriale ad alta temperatura che scatena l’acrilammide, una sostanza cancerogena. Ormai è stato dimostrato che la famosa reazione di Maillard, quando il cibo fa la crosticina, il bordo scuro, quello così buono che tanti amano, ecco proprio quello è pieno di questa sostanza tossica che causa tumori.
Ma non è colpa della San Carlo, non è un additivo, è solo il processo, patate e cibi ricchi di amido, se cotti ad alte temperature, almeno 120 gradi, diventano portatori di questa sostanza di cui è meglio fare a meno.
E non lo diciamo noi, ma l’Efsa, European Food Safety Authority, ecco una lettura illuminante al riguardo. Leggetela, il vostro colon vi ringrazierà.
Ebbene sì le patatine fritte fanno male, ma anche quelle che vi fate voi in casa, cuocetele appena, non fatele marroni. Sì, un brutto colpo, ma dobbiamo prenderne atto.
Olio di palma: solo il meglio per le patatine San Carlo Junior
L’olio di palma poi ancora questo alleato insostituibile del junk food di qualità, non certificato, non biologico e quindi di dubbia qualità, un bi-frazionato che viene prodotto con agenti chimici e che costa pochi euro all’ettolitro. Ottimo per fare fritti in quantità biblica e spendere poco, ma non di certo l’ideale per chi vuole una dieta sana.
E poi finiamo con grassi saturi e sale. Per 30 grammi di patatine fritte c’è un apporto mostruoso di sale 0,32 grammi. Ma sono pochi direte voi! No, non sono pochi, visto 3 grammi per un bambino sono la dose massima giornaliera. Il 10% della dose se ne va con una manciata di patatine, perché non crediate che siano molte, stanno tutte nella mano di un adulto 30 grammi di patatine.
I grassi saturi sono ancora di più, presenti in quantità allarmanti: 3,2 grammi. La dose massima consigliata per un bambino è di 15 grammi. Pensate a questo adesso: 30 grammi di Nutella hanno lo stesso identico apporto di grassi saturi. E la nutella è ben grassa, ma queste patatine non vogliono essere da meno!
Bene finiamo con la tabella dei valori nutrizionali: un vero e proprio inganno per i consumatori. Un inganno pericoloso che andrebbe punito e sanzionato, perché non è trasparente, anzi è una presa per i fondelli. I valori sono riferiti alla dieta di un adulto medio, 2000 calorie e quantità di grassi saturi e sale molto più alti. Ma se è uno snack per bambini, si chiama San Carlo JUNIOR con le Winx o Batman o altri personaggi attira-bambini sopra, perché la San Carlo proditoriamente usa tabelle per adulti?
Perché così le percentuali sono meno allarmanti. Un bambino ha bisogno di 3 grammi di sale, non di 5 come un adulto. Ma intanto la San Carlo inganna i consumatori, che leggono magari in fretta la tabella e pensano, ah ok, il sale non è molto, il 6,5% della dose giornaliera consigliata.
Ma non è così, 3,2 grammi sono più del 10% della dose di un bambino. E questo è vergognoso e poco professionale, ma il vero problema è che pericoloso. Ormai siamo invasi da cibo spazzature, merendine e se non possiamo fidarci di quello che recita una tabella nutrizionale forse tutta la dieta dei nostri bambini è sballata, è a rischio.
Shame on you, San Carlo, queste trovate sono patetiche e non fanno di certo onore. Avere un minimo di decenza ed essere trasparenti è fondamentale per un’azienda che vende alimenti, cioè cibo che noi e i nostri figli ingeriamo per sopravvivere.
Ultima cosa, più delicata. La scritta orgogliosa senza glutine, ok, sempre meglio specificarlo, ma in questo caso è sbandierata come un vanto da encomiare. Sono patate, cribbio, certo che non hanno glutine, sarebbe un dramma se ci fosse il glutine.
Detto questo, facciamo i complimenti alla San Carlo, ancora una volta non delude!