Petit Verdot: il vitigno francese di Bordeaux che sta conquistando California e Australia
Il Petit Verdot è un vitigno originario di Bordeaux, celebre per il suo ruolo nei blend bordolesi, in particolare per aggiungere tannini e colore. Questo vitigno dalla maturazione tardiva ha storicamente avuto difficoltà in Francia, dove i periodi di vendemmia non sempre consentivano di raggiungere una piena maturazione. Tuttavia, nei climi più caldi di paesi come Australia, Stati Uniti e Sud America, il Petit Verdot ha trovato il suo habitat ideale, sviluppando vini intensi, profondi e complessi.
Caratteristiche della Pianta e del Grappolo
Il Petit Verdot si distingue per grappoli piccoli e compatti con acini altrettanto piccoli e dalla buccia spessa, ricchi di antociani, che conferiscono al vino un colore scuro e inchiostro. Questa spessa buccia contribuisce anche all’alto contenuto di tannini. La pianta è vigorosa, ma tende a soffrire se non riceve abbastanza sole e calore durante la stagione di crescita. A causa della sua maturazione tardiva, spesso in Bordeaux non riesce a completare il ciclo prima delle piogge autunnali, motivo per cui è più adatto ai climi caldi e secchi come quelli dell’Australia e della California.
The Basics
- Origine: Bordeaux, Francia.
- Clima ideale: Caldo e secco, con lunghi giorni di sole che favoriscono la piena maturazione delle uve.
- Aree di produzione principali: Australia (Barossa, McLaren Vale), Stati Uniti (California, Washington), Argentina (Mendoza), Cile (Colchagua e Maipo), Italia (Toscana).
- Ruolo nei blend: Tradizionalmente utilizzato nei blend bordolesi per conferire colore e struttura tannica, il Petit Verdot è oggi vinificato anche in purezza, con risultati entusiasmanti.
Caratteristiche Organolettiche
Il Petit Verdot è un vino di grande intensità e complessità. Al naso, si notano note di frutti neri come mora, prugna e ciliegia nera, accompagnati da sfumature floreali di violetta, lillà e lavanda. A queste si aggiungono spesso sentori vegetali-verdi e affumicati e anche spezie, tra cui spiccano salvia, anice e pepe nero. Al palato, è secco, picchia duro e senza pietà, dal piglio tannico, con una buona acidità che bilancia la potenza del vino. L’affinamento in rovere aggiunge ulteriore complessità e smussa e doma tutto questo estratto, rendendo il vino più morbido, anche se servono parecchi anni per modellarlo.
Zone di Produzione e Terroir
- Australia: Le regioni del Barossa e della McLaren Vale producono Petit Verdot di grande intensità e concentrazione, mentre in zone come Riverina e Murray Darling si ottengono versioni più leggere e fruttate.
- Stati Uniti: In California (Napa e Central Coast) e Washington, il Petit Verdot viene spesso affinato in rovere per ammorbidire i tannini e arricchire il profilo aromatico con spezie e vaniglia.
- Cile e Argentina: Nelle valli andine del Mendoza e del Colchagua, il Petit Verdot sviluppa un profilo robusto con note di frutti neri, spezie e un’elevata acidità, che favorisce la longevità del vino.
Abbinamenti Gastronomici
Grazie alla sua struttura tannica e ai sapori intensi, il Petit Verdot si abbina perfettamente a carni rosse grigliate come bistecche e agnello, e si sposa bene con piatti ricchi e saporiti come lo stufato di manzo. I formaggi stagionati, come il Pecorino o il Gouda affumicato, esaltano i suoi tannini robusti. Le versioni più giovani sono perfette con una selezione di formaggi, mentre quelle più invecchiate si accompagnano a piatti complessi come il carré di maiale.
Prezzi
I vini di Petit Verdot offrono un’ampia gamma di prezzi. Per un’opzione accessibile, puoi trovare bottiglie di buona qualità a partire da 15-20 euro, soprattutto da regioni emergenti come l’Argentina e il Cile. D’altra parte, bottiglie di alta gamma prodotte in zone come la Napa Valley o la Barossa Valley possono facilmente superare i 50-60 euro, grazie alla loro complessità e longevità.
I migliori Petit Verdot da assaggiare adesso
Ecco un elenco di 7 Petit Verdot da provare, selezionati da diverse parti del mondo, con stili diversi che mostrano la versatilità di questo vitigno istrionico.
- Domaine de Chevalier Petit Verdot 2018 – Francia (Bordeaux)
Un classico bordolese, noto per l’inclusione del Petit Verdot nei suoi blend. Questo vino è robusto, con note di frutti neri, spezie e tannini complessi. - Bodega Tapiz ‘Alta Collection’ Petit Verdot 2020 – Argentina (Mendoza)
Dalle alte valli andine, questo vino offre una struttura elegante con sentori di frutti neri, spezie, e un tocco di moca. Buona acidità, adatto a lunghi invecchiamenti. - Jordan Winery Petit Verdot 2019 – USA (Napa Valley)
Napa Valley produce alcuni tra i migliori Petit Verdot in purezza, con questo esempio che spicca per i suoi aromi di frutta nera, lavanda e spezie dolci. Una piccola perla. - Durigutti Family Winemakers Reserva Petit Verdot 2017 – Argentina (Mendoza)
Un altro straordinario esempio argentino, che mostra vigore tannico e aromi sontuosi e affumicati con frutti scuri, cacao e spezie. - Chateau Ksara Petit Verdot 2018 – Libano (Bekaa Valley)
Dal clima caldo del Libano nasce questo splendido vino. Un Petit Verdot ricco e concentrato, con aromi di frutti maturi e una struttura tannica che promette bene per i prossimi 20 anni - Il Pino di Biserno 2017 – Italia (Toscana)
Un Petit Verdot roccioso e pantagruelico, con note di ciliegia scura, prugna e spezie mediterranee. - Garzón Petit Verdot Reserva 2020 – Uruguay (Maldonado)
Un vino dall’Uruguay che offre un’eleganza sorprendente, con tannini setosi e una grande complessità.