Malvasia di Casorzo: vino, vitigno, caratteristiche
La Malvasia di Casorzo è un vitigno a bacca rossa coltivato quasi esclusivamente nelle colline del piccolo villaggio di Casorzo, in provincia di Asti.
Il vino che se ne ricava è elegantemente dolce, sottile, pieno di profumi intensi e aromatici, dotato di corpo leggero e tannini delicati.
Ma se è una produzione così di nicchia, perché ne parliamo, vi starete chiedendo?
Perché è un piccolo gioiello dell’enologia piemontese. Un vino indissolubilmente legato al proprio territorio, quello che è a tutti gli effetti un presidio che non deve andare perduto in questi tempi di globalizzazione enologica e non solo economica.
Caratteristiche organolettiche della Malvasia di Casorzo
La Malvasia di Casorzo fa parte della grande famiglia delle Malvasie: è aromatica, floreale, fresca e di corpo leggero.
Il bouquet da profumi delicati e sensuali di salvia, geranio, rose, muschio e piccoli frutti rossi.
Al palato è beverina, affilata, non troppo complessa né corposa, sebbene non manchi una certa complessità che si assapora strato dopo strato. Il passo è leggero e la piacevolezza è infinita.
Storia e zona di produzione
La sua origine è greca e, come da copione, dopo un primo arrivo ad Asti, in Piemonte, nel 1500 si è diffusa nelle colline circostanti. Oggi è prodotta nei comuni di Casorzo e Grazzano Badoglio, ma lo possiamo trovare anche nella provincia di Alessandria, specialmente nei comuni di Vignale Monferrato, Altavilla Monferrato, Olivola e Ottiglio.
L’unica DOC riconosciuta è la Malvasia di Casorzo DOC.