Icewine: cosa sono e che caratteristiche hanno i famosi vini ghiacciati
L’Icewine (vino ghiacciato) è un nettare, un vino dolce, vellutato e sontuoso, una bevanda squisita riservata a pochi. Rara e costosa, questa bontà affascina gli appassionati di vino di tutto il mondo, che sono pronti a sborsare cifre importanti per accaparrarsi queste deliziose bottiglie.
Ma cosa rende questo vino così speciale e ricercato?
Per cominciare, il vino ghiacciato non è un vino con cubetti di ghiaccio, come potrebbero credere alcuni principianti che non hanno ancora ottenuto il loro tastevin in adamantio. L’Icewine, chiamato anche Eiswein, vin du glace o vino di ghiaccio, è un raro vino pregiato prodotto nelle regioni vinicole più fredde da uve che sono state esposte al gelo.
Un particolare processo di vinificazione e la rarità di questa bevanda ne fanno un prodotto di nicchia che solo pochi comprendono e apprezzano.
Cos’è l’Icewine?
Ice wine identifica una categoria di vini ottenuti dalla vinificazione di uve che sono state esposte al gelo per almeno tre giorni consecutivi. Per ottenere queste condizioni, le uve non vengono raccolte in tempo, ma lasciate maturare sulla pianta fino a dicembre o anche gennaio. In questo modo gelo e disgelo disidratano l’uva in modo naturale, concentrando gli zuccheri, gli acidi e gli estratti dell’uva, intensificando aromi e complessità.
La vendemmia viene effettuata con raccolta manuale delle uve e viene condotta durante le ore notturne quando le temperature esterne arrivano anche a -10°C. Dalle uve raccolte vengono poi selezionate solo quelle che presentano frutti “surgelati”. Le uve vengono pigiate immediatamente in condizioni di freddo estremo. In questo modo l’acqua degli acini rimane ghiacciata e si raccolgono solo poche gocce di mosto concentrato.
Questo particolare processo spiega perché il vino ghiacciato è così costoso e raro. Non solo ci vuole una valangata di grappoli per fare una bottiglia, ma i viticoltori devono lavorare in condizioni ambientali estreme per ottenere questa delizia liquida.
Storia dell’Icewine
Prodotto principalmente in Germania, Austria e Canada, il vino ghiacciato ha origini poco chiare. Sembra che sia stato inventato in Germania a causa di un’improvvisa gelata che aveva congelato tutti i grappoli. Nel tentativo di salvare ciò che restava dei loro raccolti, i viticoltori di Würzburg utilizzarono la frutta congelata per ottenere un mosto estremamente concentrato, che produsse il primo Eiswein della storia.
Secondo un’altra ipotesi, il primo vino ghiacciato della storia sarebbe stato prodotto nello stesso modo a Dromersheim. La leggenda narra che i viticoltori della zona decisero di nutrire il bestiame con l’uva danneggiata ma notarono la dolcezza del succo di questi grappoli cristallizati.
Questa constatazione li spinse a pigiare quelle uve gelate e dal poco succo ottenuto produssero un vino dolce e viscoso di incredibile bontà.
Leggende a parte, il dott. Hans Georg Ambrosi, il padre dell’Eiswein, migliorò e perfezionò la tecnica di vinificazione verso la fine del 1960. Iniziò infatti a sperimentare con questa tecnica nel 1955 mentre studiava in Sudafrica. Tornato in Germania per approfondire le sue conoscenze sul vino, Ambrosi fondò una cantina e iniziò a produrre i primi lotti.
Ben presto, altri produttori di vino in Germania e Austria iniziarono a produrre le proprie versioni di Eiswein, che divenne un vino emblema di entrambi i paesi. Tuttavia, le condizioni climatiche in entrambi i paesi europei non potevano garantire una produzione annuale costante e sicura. Al contrario, il rigido clima invernale del Canada si dimostrò perfetto per questa tipologia di vino.
Grazie a un clima eccellente che favorisce la piena maturazione dell’uva durante l’estate e con inverni molto freddi, il Canada è diventato rapidamente il principale produttore mondiale di Icewine. Il paese è entrato ufficialmente nella “storia” nel 1973, grazie a Walter Hainle, enologo tedesco che portò la tecnica in Canada nel 1970.
Da allora il paese produce ogni anno vino ghiacciato con grande perizia, favorendo sperimentando e migliorando di anno in anno la tecnica di produzione.
Erroneamente è considerato un vino da dessert, tuttavia, questa incredibile nettare si abbina facilmente anche a formaggi stagionati, terrine, piatti di pesce o affumicati.
Il prezzo stellare è giustificato dalla scarsità produttiva e dal capriccio delle condizioni atmosferiche. Nel 2022 la vendemmia è stata anticipata a fine novembre, ma non ci sono sicurezze quando si produce Eiswine. I grappoli vengono lasciati sulla pianta, ma se non sopraggiunge il gelo, sono da buttare, quindi possiamo dire che è una scommessa per i vignaioli e non ci sono sciruezze.
La sua principale area di produzione è la Penisola del Niagara, in Ontario, dove il vino è prodotto principalmente con il Vidal, un vitigno ibrido di origini francesi.
In Germania e Austria, il vino ghiacciato è prodotto principalmente da uve Riesling, Gewurztraminer e Pinot Bianco. Vengono utilizzati anche Cabernet Franc e Moscato Rosa, anche se su scala ridotta.
Indipendentemente dal tipo di uva utilizzata, tutti gli Eiswein sono molto estremamente dolci, ma al contempo equilibrati, con acidità tagliente e splendida sapidità. Dal punto di vista visivo, è brillante e luminoso, con un bel colore ambrato. Viscoso e denso, la consistenza è estrema. Basta ruotarlo e vedrete degli incredibili archi sulle pareti del bicchiere.
Il bouquet è aromatico e sontuoso, presenta sentori fruttati di pesca, albicocca, frutti tropicali, caramello e miele. Il vino Vidal presenta anche piacevoli sentori di ribes e frutti di bosco.
Ideale da consumare come vino da meditazione, esprime le sue migliori caratteristiche a temperature comprese tra 15° e 18°C. Questa temperatura esalta la complessità degli aromi, conferendogli spessore e dinamismo, senza però mortificare i profumi. Se abbinato a cibi piccanti, la temperatura di servizio scende a circa 15-15°C per mitigare la dolcezza e favorire la freschezza.
Abbinamento Icewine e cibo
Estremamente dolce, intenso ed elegante, l’ice wine inebria con il suo spettro aromatico che va dalle note di miele, torta di mele, zafferano, albicocca, agrumi e frutta esotica. Note minerali e sentori di vaniglia e pane appena aggiungono eleganza e pomposità ad un quadro aromatico, già ricchissimo.
Certo, è un vino dolcissimo, siamo ai livelli del Tokaji, ma non pensate che sia un vino stanco o stucchevole. La dolcezza è egregiamente bilanciata da una spiccata acidità, che rende ogni sorso profondo e appagante, mai ridondante.
Questo piccolo capolavoro dell’enologia è adatto ad essere servito in ogni stagione, abbinato a cibi grassi invernali o saporiti piatti estivi. I suoi migliori abbinamenti sono i formaggi, sia forti e stagionati che cremosi e freschi: provatelo con gorgonzola, pecorino, parmigiano e cheddar stagionato. Cheesecake ai frutti di bosco, torta di mele, gelato, tiramisù, creme caramel e tutti i dolci al cucchiaio sono abbinamenti perfetti.
In estate l’Eiswein accompagna quasi tutta la frutta fresca ma anche le macedonie. Tapas con venature blu, foie gras e stuzzichini fusion asiatici si abbinano meravigliosamente con vini a base Riesling.