Ziapin2: la rivoluzione italiana contro la cecità da malattie degenerative

Una scoperta rivoluzionaria tutta italiana apre nuovi scenari per il trattamento delle malattie degenerative della retina. La molecola Ziapin2, un fototrasduttore in grado di ripristinare le risposte alla luce nei neuroni retinici danneggiati, offre una speranza concreta per chi soffre di retinite pigmentosa e degenerazione maculare legata all’età.
Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è frutto della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, il Politecnico di Milano e il sostegno della Fondazione Telethon.
Come funziona Ziapin2?
Ziapin2 è una molecola fototrasduttrice capace di assorbire la luce e convertirla in segnale elettrico, senza interferire con i canali ionici o i recettori dei neurotrasmettitori. Questa molecola si integra nella membrana dei neuroni, modulandone l’eccitabilità in risposta alla luce.
Fabio Benfenati, chief commander a capo del Center for Synaptic Neuroscience and Technology dell’IIT, spiega:
“Ziapin2 rigenera l’antagonismo tra i neuroni retinici ‘on’, che segnalano la presenza di luce, e quelli ‘off’, che segnalano la sua assenza. Questo ripristino permette risposte visive più naturali e complesse.”
Risultati promettenti nei test preclinici
Nei modelli preclinici di retinite pigmentosa, una malattia genetica rara che colpisce una persona su 3.500, Ziapin2 ha dimostrato di:
- Ripristinare la risposta alla luce e al contrasto fino a due settimane dopo una singola iniezione intraoculare.
- Non provocare effetti tossici o infiammatori, garantendo la sicurezza del trattamento.
Questi risultati rappresentano una svolta rispetto alle terapie attuali, come le protesi retiniche, che hanno mostrato limiti significativi in termini di efficacia.
Degenerazione maculare legata all’età: un nemico diffuso
La degenerazione maculare legata all’età (AMD) colpisce il 7-8% della popolazione, con un’incidenza crescente nella fascia anziana. Fino ad oggi, non esistevano trattamenti efficaci per il ripristino della vista, ma Ziapin2 potrebbe segnare una nuova era.
Stefano Di Marco, professore presso l’Università di Genova, sottolinea:
“Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare un punto di svolta nel recupero visivo delle malattie degenerative della retina.”
Un progresso made in Italy
Ziapin2 è stata sintetizzata per la prima volta nel 2020 da Chiara Bertarelli, Guglielmo Lanzani e Fabio Benfenati, unendo competenze tra il Politecnico di Milano e l’IIT. Già allora, i risultati iniziali erano stati pubblicati su Nature Nanotechnology, aprendo la strada a questa scoperta rivoluzionaria.
Con ulteriori studi e sviluppi, questa molecola potrebbe rappresentare una terapia innovativa per milioni di persone affette da malattie oculari degenerative in tutto il mondo.