Italia protagonista: il tatto artificiale che rivoluziona la vita quotidiana
Un’importante innovazione nel campo delle protesi bioniche consente ora di percepire la forma e il movimento degli oggetti toccati. Questa nuova frontiera è stata raggiunta grazie a un’interfaccia cervello-computer all’avanguardia, sviluppata da un team internazionale e pubblicata su Nature Biomedical Engineering e Science.
Tra i protagonisti di questo successo c’è anche l’ingegnere neurale italiano Giacomo Valle, già borsista presso l’Università di Chicago, che prosegue i suoi studi alla Chalmers University of Technology in Svezia.
Come funziona la nuova interfaccia
L’innovazione si basa su una rete di elettrodi impiantati nelle aree cerebrali responsabili del movimento e della sensibilità della mano. Questa tecnologia consente non solo di controllare la protesi con il pensiero, ma anche di riprodurre sensazioni tattili attraverso una microstimolazione intracorticale. I sensori della mano bionica rilevano gli stimoli, che vengono poi tradotti in segnali per il cervello, permettendo così di percepire il contatto, la forma e persino i movimenti degli oggetti.
I due studi rivoluzionari
- Lo studio su Nature Biomedical Engineering
I ricercatori hanno mappato con precisione le aree cerebrali associate alle diverse parti della mano bionica. Hanno dimostrato che le sensazioni tattili generate elettricamente sono stabili, localizzate e sufficientemente intense da essere utili nella vita quotidiana. Inoltre, quando due elettrodi vicini vengono attivati insieme, il tocco percepito diventa più forte e definito, migliorando la capacità di localizzare e valutare la pressione. - Lo studio su Science, guidato da Giacomo Valle
Questo lavoro ha portato il senso del tatto artificiale a un livello superiore, rendendolo più immersivo e intuitivo. Stimolando sequenzialmente elettrodi vicini, è stato possibile simulare la percezione della forma di un oggetto e del suo movimento. I partecipanti sono stati in grado di distinguere forme complesse e rispondere in modo preciso ai cambiamenti negli oggetti toccati, un progresso significativo verso l’uso quotidiano delle protesi bioniche.
Verso protesi sempre più umane
Questa innovazione promette di migliorare drasticamente la qualità della vita per chi utilizza protesi bioniche, rendendole più maneggevoli, precise e utili in attività quotidiane complesse. La possibilità di percepire forma e movimento non è solo un traguardo tecnologico, ma un passo decisivo per avvicinare le protesi alle capacità sensoriali di una mano naturale.
L’Italia al centro della rivoluzione tecnologica
Il contributo di Giacomo Valle e di altri ricercatori italiani sottolinea il ruolo di primo piano dell’Italia nella ricerca internazionale, confermando l’eccellenza della nostra comunità scientifica in ambiti innovativi come le neurotecnologie e le protesi bioniche.