Borghetto di Sant’Agata: la migliore pizzeria della città per mangiare la pizza napoletana
Domenica scorsa, il 17/06/2024, stavo bighellonando per quel di Sant’Agata sul Santerno, quando mi ritrovai per una selva oscura, solo e abbandonato, ma soprattutto affamato come Cerbero. E allora, totalmente a caso, entrai nella pizzeria Il Borghetto di Sant’Agata, ordinai una pizza diavola, pagai, uscii e poi me la mangiai su una panchina.
Quando aprii quel triste e smunto scrigno di cartone rimasi esterrefatto. Cornicione gonfio, ma non panoso, ben lievitato; mozzarella ben distribuita e non collosa; salamino piccante disposto a fiore di loto (non è vero!) e tagliato con dovizia e poi, la chicca finale, c’erano anche le olive nere!
Spettacolo: avevo trovato una piccola gemma!
Strappai la pizza selvaggiamente e all’assaggio era anche meglio. Impasto idratato, leggero, gustoso, ma digeribilissimo. E poi il fondo cotto a dovere, ma non bruciato. Mozzarella di qualità discreta, salame che non era polistirolo espanso. Pomodoro saporito e credibile.
Senza contare che sapori e consistenze erano più che discreti. Tutto ben dosato da una mano sapiente. Tutto misurato con precisione, ma senza arroganza.
Una pizza semplice, senza orpelli, ma onesta, che parlava al cuore e, soprattutto, non ti lasciava le pietre nello stomaco
Prezzi delle pizze
. Prezzo onesto. 7 euro per una pizza diavola che mi ha sfamato. Da tempi immemori ormai non si vedono prezzi così abbordabili. Certo, non siamo in centro ad Amalfi, ma in una ridente e sperduta cittadina romagnola, tuttavia, il prezzo lascia ben sperare per il futuro dell’umanità.
Difetti?
Uno solo. Addentata la seconda oliva, ormai mi spezzavo un incisivo, ma vabbè, una su mille ce la fa. Per il resto, niente da obiettare. Se vi trovate a Sant’Agata sl