Ingredients
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800 ml di acqua bollente
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Directions
Nel vasto e affascinante panorama delle bevande giapponesi, spesso si tende ad esplorare soltanto l’ovvio, come il rinomato sake o il tè verde. Eppure, se ci si avventura oltre i confini dei gusti più noti, si scopre un mondo di aromi e tradizioni che attendono di essere esplorati. Uno di questi tesori nascosti è il Sakurayu, una bevanda che racchiude in sé non solo il sapore ma anche la storia e la cultura di una nazione.
Sakurayu in pillole
- Cosa è: Una tisana fatta con fiori di ciliegio.
- Terroir: Questa bevanda trova le sue radici nelle profondità della tradizione giapponese, particolarmente nelle regioni in cui la fioritura dei ciliegi è particolarmente rigogliosa e celebrata.
- Aroma: Il profumo delicato del ciliegio in fiore, con leggere note floreali.
- Sapore: Tenute, setoso, di pesca e ciliegia sotto spirito con un retrogusto leggermente salato-iodato dovuto alla preparazione dei fiori.
Ahimè, per comprendere appieno la complessità del Sakurayu, non basta semplicemente assaporarlo; è necessario immedesimarsi nella cultura da cui esso proviene. Perché? Perché il Sakurayu non è solo una tisana; è un rito, una tradizione, un simbolo.
1. Origini e storia del Sakurayu
In primo luogo, il Sakurayu, letteralmente “acqua di ciliegio”, ha origini antiche, radicate nella storia giapponese. Questa bevanda, spesso servita durante cerimonie particolari come i matrimoni, rappresenta il ciclo della vita e la fugacità dell’esistenza, così come i fiori di ciliegio sbocciano in primavera per poi cadere poco dopo. Si dice che sorseggiare Sakurayu durante le celebrazioni nuziali porti fortuna e benedizione agli sposi.
2. Preparazione e caratteristiche
I fiori utilizzati per il Sakurayu sono raccolti appena prima che sboccino. Successivamente, vengono messi in salamoia e pressati sotto dei pesi. Questo processo consente di preservare il delicato aroma dei fiori e di aggiungere al tè quel tocco leggermente salato che lo contraddistingue. In secondo luogo, è importante notare che, sebbene sia denominato “tè”, il Sakurayu non contiene foglie di tè. Ok, ma come faccio a farlo, una volta che ho ottenuto questi boccioli in salamoia? Niente di difficile, la procedura è quella che si usa per il tè verde. I fiori vengono semplicemente posti in acqua calda per 5 minuti, impartendo alla bevanda un delicato colore rosa e un sapore inconfondibile.
3. La ritualità del Sakurayu
La cerimonia del tè giapponese è nota per la sua precisione e il suo rigore. E così è anche per il Sakurayu. Ogni passaggio, dalla scelta dei fiori all’infusione, è eseguito con cura e attenzione. Questa bevanda non è soltanto un tè, ma un’esperienza, un momento di meditazione e di connessione con la natura.
Le migliori zone per osservare e raccogliere i boccioli di ciliegio in Giappone
- Yoshino, Prefettura di Nara: Conosciuta come la regione di “Sakura no Sato” o “Il paese dei ciliegi in fiore”, Yoshino è celebre per le sue vaste piantagioni di ciliegi. Le montagne di Yoshino offrono un’incredibile vista di fiori di ciliegio che sbocciano in sequenza man mano che si sale in altitudine.
- Kyoto: La storica città di Kyoto, con i suoi templi e santuari secolari, offre uno sfondo mozzafiato per i ciliegi in fiore. I giardini dei templi sono spesso curati con attenzione e contengono varietà di ciliegi particolarmente preziose.
- Hirosaki, Prefettura di Aomori: Questa regione nel nord del Giappone ospita uno dei festival di ciliegi in fiore più famosi del paese. Gli alberi qui sono curati con grande attenzione, e i boccioli raccolti sono di alta qualità.
- Kakunodate, Prefettura di Akita: Conosciuta come la “Kyoto del Nord”, Kakunodate è famosa per i musei di armi e armatura di antichi samurai e le abitazioni storiche, circondate da maestosi alberi di ciliegio.
- Fukuoka: Situata sull’isola di Kyushu, Fukuoka ha un clima mite che favorisce una fioritura precoce dei ciliegi, rendendola una delle prime regioni in Giappone a festeggiare la stagione dei sakura.