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I pisarei e fasò sono il piatto simbolo della cucina piacentina, troverete questi particolari (e deliziosi!) gnocchetti preparati con pane raffermo e farina in ogni ristorante della zona di Piacenza, dal ristorante stellato fino alla trattoria più umile.
La ricetta è un capolavoro di arte contadina, con un gusto unico, caldo e avvolgente che viene dal sugo molto ricco grazie alla presenza della pestata di lardo (pistà ‘d grass) e fagioli borlotti. Ingredienti semplici per una ricetta immortale. Insieme ai tortelli con la coda, la bomba di riso e gli anolini, sono il simbolo di questa grande cucina emiliana.
La ricetta tradizionale dei pisarei e fasò voleva che il pane secco venisse messo a cuocere in acqua fino a quando non si spappolava completamente, ma per rendere la ricetta più veloce usate il pane grattugiato e poi aggiungete acqua bollente e il risultato sarà il medesimo.
Il segreto per fare degli ottimi pisarei e fasò è fare piccoli gnocchetti, in modo che possano essere sommersi dal sugo, che può essere anche di agnello, ma in ogni caso sempre abbondante.
Oggi vogliamo proporvi la ricetta originale di un ristorante storico, l’Antica Trattoria Cattivelli, che si tramanda da generazioni e noi per questo ne siamo immensamente felici!
Ingredienti per fare i pisarei e fasò
4 persone
- 300 g pane raffermo grattugiato
- 100 g di farina bianca fine
- 40 g di burro
- 450 g di fagioli borlotti secchi
- 50 g di salsa di pomodoro
- 3 spicchi d’aglio
- pestata di lardo (pistà ‘d grass)
- olio d’oliva
- una cipolla
- un manciata di Grana Padano grattugiato
Tempo di preparazione
Un’ora e un quarto (oltre alle 12 ore di ammollo dei fagioli)
Come preparare i pisarei e fasò piacentini originali
Preparate l’impasto, amalgamando poco a poco la farina al pane grattugiato versando acqua bollente tanto quanto basto per avere un impasto elastico e morbido. Da questo staccate dei pezzi che assottiglierete con il palmo delle mani fino a dar loro la forma di biscette, simili ad un grissino.
Una piccola nota sull’etimologica dei pisarei: sembra che il nome venga da bissarei, bissa, ossia biscia, per via della forma di queste “bisce” di pasta.
Staccate dei piccoli pezzi che schiacciati con il pollice acquisteranno la forma cava di gnocchetti.
Ci sono leggende dei “bei tempi antichi” su suocere che solo controllando il pollice delle nuore potevano capire se sarebbero state delle brave moglie per i propri figli!
I fagioli devono rimanere a bagno nell’acqua per una notte intera.
Fateli poi lessare in acqua condita con olio e una fetta di cipolla fresca.
Nel frattempo in un tegame preparate il soffritto, a basso calore, facendo imbiondire il burro, l’olio, la cipolla tritata, l’aglio e la pestata di lardo.
Quando il tutto è ben rosolato unite i fagioli e lasciateli insaporire a fuoco lento dopo averli cosparsi di sale e pepe. Aggiungete la salsa di pomodoro e continuate la cottura a fuoco lentissimo.
Nel frattempo cuocere i pisarei in abbonante acqua bollente salata. Dopo pochi minuti verranno a galla, scolateli e versateli nel sugo.
Aggiungete del Grana Padano grattugiato.
Quale vino abbinare ai pisarei e fasò?
La tradizione piacentina vuole che un piatto così ricco abbia come compagno un Gutturnio, magari frizzante, profumato e bello fresco, in grado di ripulire la bocca per il nuovo boccone: il Gutturnio Tomà della cantina Cardinali è perfetto.
Ricetta su gentile concessione del ristorante Cattivelli
Via Chiesa di Isola Serafini, 2 – 29010 Monticelli d’Ongina (PC)
Telefono: 0523 829418