L’Abbacchio: che cosa è, come si cucina e quali piatti fare
L’abbacchio è un agnello molto giovane, solitamente macellato tra i 25 e i 40 giorni, che costituisce uno dei simboli indiscussi della tradizione culinaria romana. Il nome deriva dal dialetto romanesco e si riferisce al fatto che l’animale ancora “baccia”, cioè non è in grado di pascolare autonomamente. Questo contribuisce a dare alla sua carne un sapore particolare, delicato e tenero, molto apprezzato in gastronomia.
Un Piatto Antico Quanto Roma Stessa
La storia dell’abbacchio è antica quanto quella della Città Eterna. Questo tipo di carne era molto amato già in epoca romana, e la sua tradizione si è mantenuta nel corso dei secoli. Tra le ricette più note, vi sono l’Abbacchio alla Romana e l’Abbacchio a Scottadito. La prima vede il tenero agnello rosolato con aglio e rosmarino e poi cotto al forno, mentre la seconda è una ricetta più semplice che prevede la cottura alla brace e si gusta letteralmente “scottando le dita”, da cui prende il nome.
Valore Nutrizionale
Dal punto di vista nutrizionale, l’abbacchio è un’ottima fonte di proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B, ferro e zinco. È importante, tuttavia, consumarlo con moderazione, dato il suo contenuto di grassi saturi.
Valori Nutrizionali (per 100g di carne cotta di abbacchio)
Nutriente | Quantità |
---|---|
Calorie | 250 |
Grassi totali | 17g |
Grassi saturi | 6.6g |
Proteine | 22g |
Carboidrati | 0g |
Ferro | 2mg |
Zinco | 4.3mg |
Piatti a base di Abbacchio L’abbacchio è il protagonista indiscusso di numerosi piatti tipici della cucina romana. Oltre all’Abbacchio alla Romana e all’Abbacchio a Scottadito, si possono citare anche:
- Abbacchio alla Cacciatora: un piatto rustico in cui l’abbacchio viene stufato con pomodoro, erbe aromatiche, aglio e vino bianco.
- Abbacchio Brodettato: in questa ricetta l’abbacchio viene cotto in un brodo delicato di uova e limone.
- Pajata: un piatto particolare in cui si utilizzano le viscere dell’abbacchio, cucinate con pomodoro e servite con la pasta.
Folklore ovino
Un curioso aneddoto legato all’abbacchio riguarda un episodio della storia di Roma. Si racconta che l’usanza di cucinare l’abbacchio alla romana risalga a una pratica dei contadini dei Castelli Romani, che offrivano agnelli in dono ai papi in occasione della Pasqua. Questo uso, consolidatosi nel tempo, ha contribuito a fare dell’abbacchio una delle pietanze immancabili sulle tavole romane durante le festività pasquali.