Vongola portoghese contro granchio blu: il piano per salvare 100 milioni di economia italiana

Una nuova speranza arriva per gli allevamenti del Delta del Po, devastati dall’invasione del granchio blu: le vongole portoghesi pescate lungo la costa Atlantica potrebbero essere la soluzione per rivitalizzare un’economia da oltre 100 milioni di euro. È la proposta avanzata da uno studio di Confcooperative Fedagripesca, che punta al ripopolamento degli impianti con un piano strutturato e ambizioso.
Vongole dall’Atlantico: il piano di rilancio
Secondo lo studio, le vongole portoghesi potrebbero essere immesse nelle acque del Nord Italia, dopo un’accurata bonifica delle aree infestate e il recintamento delle zone di produzione. Per riportare in vita i sistemi produttivi, servirebbero 200 quintali al giorno per un minimo di 10mila quintali nella fase iniziale. Se si considera anche il polo dell’Emilia Romagna, il fabbisogno raddoppia, sottolineando l’urgenza di un intervento massiccio.
Ostacoli amministrativi e deroghe necessarie
Il progetto, seppur promettente, incontra alcune barriere amministrative. Le vongole portoghesi hanno una taglia minima di cattura fissata a 35 millimetri, ma quelle destinate al ripopolamento devono essere più piccole per adattarsi all’immersione nelle acque italiane. Fedagripesca richiede una deroga specifica per permettere ai pescatori portoghesi di vendere esemplari di dimensioni inferiori.
Un’opportunità per la filiera italiana
Il piano di ripopolamento non solo rilancerebbe il settore delle vongole veraci made in Italy, ma rappresenterebbe un segnale forte per l’intera filiera. Con il granchio blu che continua a causare danni ingenti, questa soluzione potrebbe trasformare una crisi ecologica in un’opportunità economica.
“La sfida è grande, ma il potenziale di rilancio è enorme,” affermano gli esperti di Fedagripesca. Con i giusti interventi e il supporto istituzionale, il Delta del Po potrebbe tornare a essere un punto di riferimento per la produzione di vongole di qualità.