Vini Pregiati e Manodopera Minorile: La Vendemmia della Vergogna a Bordeaux
Sette arrestati per aver sfruttato lavoratori migranti, incluso un ragazzo, nei vigneti di Bordeaux. Sette individui sono stati incriminati dalla Procura di Libourne per una serie di accuse che vanno dalla tratta di esseri umani alla violazione dei diritti dei lavoratori.
L’operazione di arresto ha avuto luogo il 10 ottobre e ha coinvolto tre comuni, incluso il rinomato Saint-Émilion, famoso per i suoi vini pregiati.
Già nel 2020, un episodio simile aveva colpito la regione dello Champagne. Sei persone e tre aziende furono processate per aver sfruttato lavoratori migranti. Quasi 200 persone furono stipate in alberghi fatiscenti senza accesso a acqua calda.
Un lavoratore afghano ha rivelato che le giornate lavorative duravano 17 ore senza contratto legale, e che doveva pagare 25 euro al giorno per vitto e alloggio di bassa qualità.
Dopo la morte di quattro raccoglitori per complicazioni legate al caldo, finalmente si inizia a mettere in discussione questo sistema arcaico. Maxime Toubart, presidente della principale unione di coltivatori di Champagne, afferma: “È la prima volta che accade qualcosa del genere”.
Sebbene nuove leggi mirino a migliorare le condizioni di vita, alcuni produttori le ritengono troppo onerose per una vendemmia di due settimane. Il risultato? I lavoratori continuano a condividere stanze, ma ora in alberghi.
Quindi, è ora di abbandonare il sistema di pagamento a cottimo e la sciavitù a Bordeaux? Ma dopo i prezzi del già non economico nettare lieviterebbero: un bel dilemma.
Il dibattito è aperto, chi è pronto a rinunciare al proprio calice in nome dei diritti dei lavoratori?