Timeless Time: Vincent Peters in Mostra a Roma con Scatti Iconici
Monica Bellucci ritratta come una moderna Loren o Magnani, tra gli scogli di Biarritz in Francia. Vincent Cassel, torso nudo e sguardo intenso. E Charlize Theron, immortalata nel 2008 a New York, coperta solo da un drappo, evocando una Venere d’altri tempi. Questi sono solo alcuni dei celebri scatti di Vincent Peters, il fotografo rinomato per il suo stile distintivo in bianco e nero, caratterizzato da luci drammatiche e un forte contrasto chiaroscurale. Ogni immagine di Peters è immediatamente riconoscibile, grazie al suo occhio inconfondibile che ha reso immortali numerose celebrità, brand e campagne pubblicitarie in tutto il mondo.
Dopo le esposizioni a Palazzo Reale di Milano e Palazzo Albergati di Bologna, dal 16 maggio al 25 agosto le opere di Peters approdano a Palazzo Bonaparte a Roma con “Timeless Time”, una delle mostre fotografiche più visitate dell’anno. Organizzata da Arthemisia in collaborazione con Nobile Agency e curata da Maria Vittoria Baravelli, con il patrocinio del Comune di Roma, questa esposizione propone un viaggio attraverso gli scatti più iconici del fotografo.
Vincent Peters, nato a Brema nel 1969 e ora residente a New York, ha iniziato la sua carriera in Italia presso l’agenzia di Giovanni Testino nel 1999. Specializzatosi in ritratti di celebrità, ha lavorato per marchi prestigiosi come Armani, Celine, Hugo Boss, e molti altri. Le sue opere sono state esposte in gallerie internazionali di grande rilievo, tra cui Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e Art Basel in Svizzera.
La curatrice Maria Vittoria Baravelli descrive il lavoro di Peters come una vera e propria indagine sull’ombra del sogno: “Scatta, cattura, come farebbe un regista più che un fotografo. Ci insinua la voglia di sapere cosa è successo nell’attimo che precede il click e di scoprire come andrà a finire la storia”. La mostra include ritratti di personalità come Christian Bale, Laetitia Casta, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, e molti altri, realizzati tra il 2001 e il 2021. “Questi scatti non smettono mai di comunicare ciò che hanno da dire,” afferma Baravelli, paragonando le fotografie di Peters alla Roma eterna di Caravaggio e Bernini.
L’esposizione rappresenta anche un omaggio alla carriera di Peters, con opere che continuano a parlare oltre il momento dello scatto, come se fossero pellicole cinematografiche in bianco e nero. “Ama il Neorealismo e la Dolce Vita di Fellini,” aggiunge Baravelli, sottolineando come le sue fotografie riescano a catturare l’essenza stessa di Roma, una città che incarna i desideri e i cliché della nostra immaginazione.