Sopraffatti dal mondo moderno: stiamo vivendo in un’epoca di overload permanente?
Oggi più che mai ci troviamo schiacciati da una valanga di richieste: lavoro, famiglia, burocrazia, impegni sociali e persino la gestione della nostra “seconda vita” digitale, tra social media, WhatsApp e notifiche costanti. Questo sovraccarico ha un nome preciso: sopraffazione.
Secondo la psicologa clinica Linda Blair, autrice di The Key to Calm, un numero crescente di persone descrive questa sensazione come un mix di stress, ansia e impotenza di fronte a troppe cose da fare. Ma la sopraffazione non è solo una questione di percezione: è una risposta reale a un mondo che ci chiede di essere sempre attivi, sempre connessi, sempre pronti.
Cosa significa sentirsi sopraffatti?
La sopraffazione si verifica quando le richieste superano le risorse a nostra disposizione. Può essere legata al lavoro, alle responsabilità personali o a entrambe le cose. Non si tratta solo di stress: è una condizione in cui ci si sente incapaci di gestire tutto, una sorta di “paralisi mentale”.
Secondo Faye Begeti, neuroscienziata e autrice di The Phone Fix: How to Transform Your Smartphone Habits, la sopraffazione è una modalità a “basso consumo energetico”. Il nostro cervello, affaticato, cerca di risparmiare energia per affrontare eventuali emergenze, ma a lungo andare questa condizione può portare al burnout cronico.
Le cause: tra multitasking e paura di perdersi qualcosa
Viviamo in un’epoca in cui il multitasking è diventato la norma, anche se ormai sappiamo che non funziona. Non possiamo fare più di una cosa alla volta, eppure ci viene continuamente richiesto. A questo si aggiunge la costante sensazione di “perdersi qualcosa”, come sottolinea Alice Boyes, autrice di Stress-Free Productivity.
Le continue opportunità – che siano legate al lavoro, alla salute o al tempo libero – aumentano il senso di inadeguatezza. E poi ci sono le pressioni sociali: rispondere immediatamente alle e-mail, monitorare i figli, tenersi informati sulle notizie. Tutto contribuisce a una sensazione di sovraccarico che è difficile ignorare.
Gli effetti sulla salute
La sopraffazione non è solo mentale, ma anche fisica. Lo stress cronico può portare a:
- Problemi di salute come diabete, malattie cardiache e insonnia.
- Sintomi cognitivi, come difficoltà di concentrazione, perdita di memoria e la temuta “nebbia cerebrale”.
- Esaurimento energetico, che rende ancora più difficile affrontare le sfide quotidiane.
Come affrontare la sopraffazione
Per combattere questa condizione, gli esperti suggeriscono alcune strategie chiave:
- Riposo e recupero: Attività rigeneranti come esercizio fisico, momenti con i propri cari o semplicemente disconnettersi dai dispositivi digitali possono fare la differenza.
- Priorità: Dormire bene e pianificare le giornate aiuta a ristabilire un senso di controllo.
- Rallentare: Accettare che non possiamo fare tutto e imparare a dire di no a richieste superflue.
- Abbracciare la calma: Fare pause frequenti, anche brevi, e concentrarsi su un’attività alla volta.
Il mito della produttività: siamo davvero macchine?
Viviamo in una società che celebra la produttività a ogni costo, ma forse è il momento di rivedere questa mentalità. Come dice Blair, “non siamo macchine, e dobbiamo accettare che il mondo è cambiato“. Tornare a un ritmo più umano non è solo possibile, ma necessario per il nostro benessere.