Sentenza Tar Svela la Verità: Il Grana Padano Contiene Conservanti
Una recente sentenza del Tar del Lazio ha messo in luce una verità sorprendente riguardo al Grana Padano Dop: il lisozima, un enzima con proprietà battericide utilizzato nella sua produzione, è ufficialmente classificato come conservante. Questo verdetto arriva dopo un lungo contenzioso legale, iniziato nel 2018, tra il Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Ministero della Salute.
Il nodo della disputa riguardava la qualifica del lisozima: il Consorzio del Parmigiano sosteneva che questo enzima non dovesse essere considerato un mero coadiuvante tecnologico, ma un additivo conservante a tutti gli effetti. Il ministero, invece, in una sua circolare, aveva precedentemente stabilito che nel caso specifico del Grana Padano Dop – un formaggio che richiede almeno nove mesi di stagionatura – il lisozima potesse essere inquadrato come coadiuvante tecnologico, permettendo così di etichettare il prodotto come “senza conservanti”.
Tuttavia, secondo il Tar del Lazio, questa interpretazione non trova riscontro nella normativa comunitaria, la quale pone un’enfasi significativa sulla sicurezza alimentare. La sentenza stabilisce quindi che il lisozima, quando usato nella produzione di qualsiasi formaggio, debba essere considerato un additivo alimentare secondo le norme dell’UE.
In questo contesto, il Parmigiano Reggiano, che per disciplinare non utilizza alcun tipo di conservante, incluso il lisozima, si distingue come un formaggio autenticamente privo di conservanti. Questa decisione giuridica sottolinea non solo una vittoria per il Consorzio del Parmigiano Reggiano, ma anche una questione di trasparenza e veridicità per i consumatori, che ora possono fare scelte più informate riguardo ai prodotti che portano in tavola.