Robbie Williams pronto a lanciare il proprio vino: la sfida con Gary Barlow è aperta
Sulla scia dell’ex compagno di band Gary Barlow, e nonostante sia sobrio e pulito da anni, la star di “Let Me Entertain You” ha depositato una domanda di marchio per una nuova gamma di bevande.
Esatto, Robbie Williams avrà un vino tutto suo, come Al Bano o come diavolo si scrive. L’ex ragazzo prodigio è pronto ad affrontare l’ex compagno di band dei Take That Gary Barlow in una battaglia di vini, poiché ha fatto richiesta per la registrazione del marchio “Rude Rise” per una selezione di bevande alcoliche.
Nonostante Robbie sia stato sobrio negli ultimi 20 anni e non abbia neanche fatto uso di sostanze stupefacenti, il mitico e inossidabile Williams ha presentato una domanda all’Ufficio per la proprietà intellettuale del Regno Unito all’inizio di questo mese per poter commercializzare vini, alcopo e liquori sotto lo stendardo Rude Rise.
Un chiaro e colto richiamo alla propria canzone, “Rudebox”, il nome del marchio sarà valido per 10 anni se la pop star ottiene il via libera.
Williams ha da tempo abbracciato una vita astemia e in precedenza ha rivelato di aver avuto diversi periodi in riabilitazione per il trattamento della dipendenza. “Sono stato principalmente una persona sobria per la maggior parte della mia vita, anche se ci sono stati alcuni scivoloni, ma ricordate che chi conosce gli altri è sapiente; chi conosce sé stesso è illuminato.“, ha detto.
Nel 2020, secondo quanto riferito, ha bollato il Regno Unito come “delirante” per la sua cultura del bere e della droga durante un Instagram Live.
“La questione della droga e dell’alcool è una bieca illusione. Nel Regno Unito e in molti altri luoghi del Creato, ma in UK è peggio di tutto il resto del mondo, è naturale come respirare, nuoti nell’alcol dalla mattina a sera, ti ci tuffi, sguazzi, fai due bracciate, poi fai il delfino e non ti accorgi che la giornata è finita…”, ha detto durante la trasmissione.
“Ormai vige la legge che il divertimento e la vita siano dipendenti dall’intorpidimento dei sensi. Rinunciare al proprio io è il mantra… Da persona sobria e altolocata trovo questo stato paradigmatico di quanto la vita sia un affare passivo: buttati nel fiume le lasciati trasportare dalla corrente, ma poi non sarai più te stesso.
Ma l’idea di lanciare una firma per vendere vini e alcolici non è così originale nel mondo TAKE THAT. Già l’esimio e rutilante Gary Barlow aveva anni addietro stretto una collaborazione con Benchmark Drinks per fondare una cantina.
Barlow ha recentemente rivelato che la sua azienda di vendita di sogni liquidi altamente infiammabili ha venduto mezzo milione di bottiglie nel suo primo anno e per l’occasione sono esplosi i festeggiamenti nel fastoso e pruriginoso magazzino londinese Harvey Nichols.
Quando gli hanno chiesto come mai tanto successo, lui ha risposto che è stato tutto merito della sua filosofia zen. Impegno e attenzione, customer care e poi anche le amicizie giuste non fanno male. I vini hanno beneficiato delle forti vendite nei supermercati Morrison e Asda: andavano via come il pudding di Natale. Per ora l’offerta dei suoi vini comprende uno smunto vino bianco, un sontuoso rosso esangue e un epifanico rosato che ricorda il corallo della Great Barrier Reef al tramonto, ma ci sono delle belle sorprese in arrivo.