Rivoluzione in Laguna: Venezia vuole un turismo più sostenibile ed introduce Norme Etiche
Per la prima volta in Italia, Venezia ha preso una decisione rivoluzionaria nel campo del turismo, adottando un codice etico specificamente progettato per gli addetti ai lavori del settore turistico. Questa iniziativa, promossa dagli operatori che fanno parte della Federazione del Turismo Organizzato presso Confcommercio, segna un passo significativo verso la gestione consapevole dei flussi di visitatori nella Serenissima.
L’obiettivo è chiaro: indirizzare il turismo verso una modalità che contribuisca positivamente alla città, minimizzando gli effetti negativi dell’overtourism. Le misure previste nel codice spaziano dalla promozione di itinerari turistici meno noti e sovraffollati, come alternative a luoghi iconici quali Piazza San Marco e il Ponte di Rialto, all’impiego di tecnologie come gli auricolari per le spiegazioni delle guide, così da ridurre il rumore.
Un aspetto cruciale del codice riguarda la sensibilizzazione dei visitatori su comportamenti rispettosi dell’ambiente urbano e della comunità locale: mantenere la destra sulle strette calli veneziane per facilitare il passaggio, evitare movimenti bruschi sui vaporetti affollati per scattare foto, lasciare i posti a sedere disponibili a chi ne ha più bisogno, e rispettare il decoro cittadino evitando azioni irresponsabili come graffiti o bagni nei canali.
Simone Venturini, assessore comunale al turismo, esprime grande entusiasmo per l’adozione di questo codice, vedendolo come la testimonianza dell’impegno collettivo della città nel costruire un futuro sostenibile, dove la gestione dei flussi turistici rappresenta una priorità.