Picasso, Un Percorso Unificato Illumina Malaga con 140 Capolavori
A Malaga, il Museo Picasso ospita la mostra “L’unità dell’opera”, un’esplorazione che attraverso 140 capolavori del celebre pittore andaluso (1881-1973) mira a riscoprire la coerenza complessiva del suo vasto corpus artistico, superando la tradizionale segmentazione in periodi o correnti stilistiche.
Attraverso dipinti, sculture, disegni, ceramiche e lavori su carta, l’esposizione svela inedite sinergie nell’operato di Picasso, mettendo in discussione le abituali categorie critico-storiche. Questo nuovo approccio, delineato da Michael FritzGerald, illustre professore di Storia dell’Arte presso il Trinity College di Hartford, Connecticut (USA), e curatore di questa fresca “mappatura” dell’universo picassiano, promette di arricchire il Museo di Malaga per i prossimi tre anni.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Almine e Bernard Ruiz-Picasso (FABA), intende evidenziare l’incredibile talento di Picasso nel creare strutture pionieristiche, che lo hanno consacrato come uno dei massimi innovatori della sua epoca. L’aspetto emotivo della collezione esposta non è da meno: “Queste opere, che Picasso conservò per tutta la vita e possedeva al momento della morte, rappresentano il legame profondo dell’artista con la sua arte”, ha rivelato FritzGerald, citato dall’Europa Press.
“Picasso le custodiva gelosamente, utilizzandole come fonte di ispirazione per le sue successive creazioni, tenendole sempre a portata di vista, in un dialogo costante tra stili e periodi diversi”, ha aggiunto il curatore.
La rilettura proposta dalla mostra, che si estende dal 1895 al 1972, include focus tematici specifici, tra cui l’influenza della scultura africana sull’artista, le sue esperimenti su grandi pannelli di legno, le sculture in gesso degli anni ’30 e la sua vita parigina durante la Seconda Guerra Mondiale, culminata con un’opera realizzata per la sede dell’UNESCO nella capitale francese.