Peste Suina Africana in Emilia-Romagna: Allarme a Ottone per il Primo Caso Confermato
In alta Valtrebbia, un evento preoccupante ha destato l’attenzione: è stato confermato il primo caso di peste suina africana in Emilia-Romagna, precisamente nel Piacentino.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Libertà, è stata una compagnia di escursionisti, in gita nella Valboreca di martedì, a imbattersi in una scena poco piacevole. Hanno trovato, nei pressi di Pizzonero, al bivio per Suzzi nel comune di Ottone, la carcassa di un cinghiale proprio lungo il sentiero ‘del postino’.
Fedeli alle procedure di emergenza attive da due anni, gli escursionisti non hanno perso tempo e hanno prontamente segnalato il rinvenimento alle autorità. I veterinari dell’Ausl, intervenuti sul posto, hanno prelevato l’animale e condotto tutti i test necessari. I risultati, comunicati ieri sera, hanno purtroppo confermato la presenza della peste suina africana, notizia poi trasmessa all’Atc locale.
Questo caso a Ottone segna il primo riscontro della malattia in Emilia-Romagna, dopo i casi emersi in regioni vicine e in altre parti d’Italia negli ultimi mesi. Nonostante ciò, il comune di Ottone e le aree limitrofe avevano già adottato misure preventive speciali per il monitoraggio e il controllo della malattia. Queste includono restrizioni sulla caccia, normative sulle attività all’aria aperta e limitazioni sugli spostamenti dei suini domestici, in base al livello di biosicurezza degli allevamenti. Tali provvedimenti sono stati imposti con un’ordinanza del presidente Bonaccini (numero 142/2023), risposta ai casi precedenti confermati nei cinghiali ritrovati morti vicino ai confini regionali, in particolare in Piemonte e Liguria, regione in cui troviamo questa piaga già presente fin dagli inizia del 2020.
Per lunedì 13 novembre è in programma una riunione dell’unità di crisi regionale e del Gruppo operativo territoriale (Got) per valutare l’adozione di ulteriori misure di contenimento. La Regione, inoltre, attende di sapere se la Commissione Europea deciderà di aggiornare l’elenco dei Comuni inclusi nelle zone di restrizione, come indicato nel Regolamento di esecuzione (UE) 2023/2421 della Commissione, in seguito al caso di Ottone.