L’UE dice sì alla farina di larve: una nuova frontiera per l’alimentazione sostenibile?
La Commissione Europea ha dato il via libera alla commercializzazione della polvere di larve intere di Tenebrio molitor, comunemente nota come larva gialla della farina, trattata con raggi UV. Questo alimento innovativo è stato inserito ufficialmente nella categoria dei novel food, che comprende cibi non consumati in maniera rilevante prima del maggio 1997.
Il regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e diventerà operativo entro venti giorni. Per i prossimi cinque anni, la società francese Nutri’Earth avrà l’esclusiva per la vendita di questo prodotto, salvo autorizzazioni o accordi con altre aziende.
Polemiche al Parlamento Europeo
L’autorizzazione non è passata senza dibattito. Durante le discussioni al Parlamento Europeo, gli eurodeputati Alexander Bernhuber (PPE) e Laurence Trochu (ECR) avevano presentato un’obiezione contro l’immissione in commercio della farina di larve. Tuttavia, la Commissione Ambiente (Envi) ha respinto la proposta, dando il via libera definitivo al prodotto.
Cosa sono i novel food?
La categoria dei novel food include alimenti innovativi che non sono stati ampiamente consumati nell’UE prima del 1997. Tra questi rientrano non solo alimenti da nuove fonti ma anche nuove sostanze utilizzate nei processi alimentari o derivanti da tecnologie innovative. La farina di larve di Tenebrio molitor rappresenta un esempio significativo di come la ricerca e l’innovazione stiano ampliando l’offerta alimentare in Europa.
Prospettive e implicazioni
L’introduzione della polvere di larve solleva questioni non solo in termini di accettazione culturale, ma anche per il suo potenziale ambientale ed economico. Gli insetti come il Tenebrio molitor sono considerati una fonte di proteine sostenibile, richiedendo meno risorse rispetto agli allevamenti tradizionali e producendo minori emissioni di gas serra.
Tuttavia, il dibattito sull’utilizzo degli insetti nell’alimentazione umana continua a dividere l’opinione pubblica e le istituzioni, evidenziando la necessità di campagne di sensibilizzazione per informare i consumatori su sicurezza, benefici ambientali e nutrizionali.