Lotta alla Leucemia: Dieta e Terapie mirate potrebbero aiutare a contrastare la malattia
Una Svolta Promettente nel Trattamento della Leucemia Linfatica
Una ricerca innovativa propone un approccio rivoluzionario nella battaglia contro la leucemia linfatica cronica (LLC), il tipo più comune di leucemia nei Paesi occidentali, rappresentando il 15-20% di tutti i casi e registrando 1-2 nuove diagnosi annue ogni 100.000 abitanti.
Il cuore di questa promettente strategia si fonda sull’impiego combinato del digiuno ciclico, o una dieta che ne emula gli effetti, con l’uso di terapie farmacologiche mirate. Questa combinazione è stata messa in luce da uno studio preliminare, condotto su modelli animali e corroborato dai risultati ottenuti su due pazienti, e pubblicato sulla prestigiosa rivista Cancer Research. La ricerca, finanziata dalla Fondazione AIRC, è stata guidata da Valter Longo dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano, in collaborazione con Claudio Vernieri e il suo team, in sinergia con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Valter Longo sottolinea la complessità della LLC, che si manifesta in forme sia indolenti sia aggressive, richiedendo dunque trattamenti differenziati. La malattia a progressione lenta, in particolare, viene spesso affrontata con un approccio di “osservazione e attesa”, monitorando l’evoluzione clinica e intervenendo con terapie farmacologiche solo di fronte a un aggravamento della situazione.
La ricerca ha evidenziato come la dieta mima-digiuno possa ridurre significativamente i linfociti tumorali in esperimenti su animali affetti da LLC. Vernieri aggiunge che l’effetto di otto cicli consecutivi di questa dieta, applicati a due pazienti con LLC, ha dimostrato come, dopo 5-6 anni di osservazione, non sia stato necessario ricorrere a trattamenti farmacologici, un esito preliminare ma estremamente incoraggiante.
Ulteriori esperimenti su animali hanno rivelato che l’abbinamento di cicli di dieta mima-digiuno con due specifici farmaci potenzia l’effetto terapeutico, promuovendo l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule tumorali, e migliorando significativamente la sopravvivenza dei soggetti affetti da LLC.