L’Italia regina della ricerca UE: progetti innovativi per tumori e tecnologie quantistiche
L’Unione Europea ha assegnato nuovi finanziamenti ‘Proof of Concept’ a 134 progetti, di cui 15 italiani, per accelerare il passaggio dalla ricerca accademica all’applicazione industriale. Ogni progetto ha ricevuto un contributo di 150.000 euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), portando a 245 il totale dei progetti sostenuti nel periodo 2024-2025, con un investimento complessivo di 36,75 milioni di euro.
L’Italia, con 15 progetti finanziati, condivide il primato con Germania e Paesi Bassi. Seguono:
- Spagna e Regno Unito (14 progetti ciascuno)
- Israele (12)
- Belgio (11)
- Francia (10)
Altri Paesi, come Danimarca, Austria e Svezia, hanno ottenuto meno fondi, ma rimangono presenti nella competizione.
L’Italia protagonista dell’innovazione
Tra i progetti italiani finanziati spiccano soluzioni innovative in ambito medico, tecnologico e ambientale, come:
- Organoidi e microrobot per trattamenti di precisione contro i tumori.
- Tecnologie quantistiche applicate a settori strategici.
Le istituzioni italiane coinvolte includono:
- Politecnico di Torino (2 progetti)
- Università di Padova (2 progetti)
- Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) (2 progetti)
- Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
- Scuola Superiore Sant’Anna
- Politecnico di Milano
- Università di Milano, Trento, Perugia, Roma Sapienza e Ca’ Foscari di Venezia
- Ospedale San Raffaele di Milano
Horizon Europe e l’importanza della scienza di base
Il programma Horizon Europe, con il suo focus su ricerca e innovazione, punta a consolidare la leadership scientifica europea. I finanziamenti ‘Proof of Concept’ rappresentano uno strumento chiave per trasformare scoperte accademiche in prodotti e servizi pronti per il mercato.
Secondo Ekaterina Zaharieva, Commissario Europeo per la Ricerca e l’Innovazione, questi fondi “permettono ai risultati promettenti della ricerca di evolvere in innovazioni tangibili che guidano il progresso industriale e apportano benefici alla società”.
Anche Maria Leptin, presidente dell’ERC, sottolinea l’importanza di investire nella scienza di base: “Molte delle innovazioni che oggi diamo per scontate derivano da studi guidati dalla curiosità. È essenziale alzare il livello degli investimenti per competere a livello globale”.
Perché i ‘Proof of Concept’ sono fondamentali
Questo tipo di finanziamento mira a colmare il divario tra ricerca accademica e applicazione pratica, affrontando sfide come:
- La scalabilità dei progetti: tradurre idee in soluzioni industrializzabili.
- La commercializzazione: supportare la trasformazione di prototipi in prodotti.
- L’attrazione di investitori privati: aumentare il potenziale di crescita dei progetti.
L’ERC, attraverso i suoi bandi, ha contribuito a finanziare ricerche che spaziano dalla salute all’ambiente, passando per la tecnologia e l’agricoltura, dimostrando che la scienza di base può avere un impatto diretto sulla società.