Italia prima in UE: l’agricoltura vola, ma cereali e olio d’oliva in caduta libera
Nel 2024, l’agricoltura italiana ha registrato una forte crescita, consolidando il primato in Europa per valore aggiunto, che ha raggiunto i 42,4 miliardi di euro. Seguono la Spagna con 39,5 miliardi, la Francia con 35,1 miliardi e la Germania con 31,9 miliardi.
Lo rivelano i dati preliminari forniti dall’Istat sui Conti Economici dell’Agricoltura (CEA), che offrono un quadro chiaro della ripresa economica del settore, con un incremento della produzione agricola e del valore aggiunto, rispettivamente del +1,4% e +3,5% in volume rispetto all’anno precedente.
La crescita nei settori produttivi
L’aumento dei volumi prodotti ha interessato in particolare le coltivazioni (+1,5%) e il comparto zootecnico (+0,6%), mentre le attività dei servizi agricoli hanno subito una flessione (-1,5%). Le attività secondarie legate all’agricoltura, come la trasformazione dei prodotti agricoli, hanno registrato un importante incremento del +5,2%.
Annata d’oro per frutta, ortaggi e vino
Il 2024 è stato particolarmente favorevole per alcuni comparti:
- Frutta: +5,4%
- Ortaggi freschi: +3,8%
- Vino: +3,5%
In controtendenza, invece, i cereali (-7,1%), l’olio d’oliva (-5%) e i foraggi (-2,5%), che hanno registrato una flessione significativa.
Prezzi e dinamiche di mercato
I prezzi dei prodotti agricoli hanno mostrato andamenti contrastanti:
- Coltivazioni: +2,9%
- Zootecnia: -2,2%
I costi di produzione agricola sono diminuiti del 4,5%, contribuendo a migliorare la redditività delle aziende agricole, nonostante una riduzione significativa dell’input di lavoro nel settore agricolo italiano (-2,6%), molto più marcata rispetto alla media europea (-0,9%).
Il confronto con l’Europa
L’Italia conferma il suo ruolo di leader agricola nell’UE27, dimostrando una maggiore resilienza rispetto ai principali competitor europei come Spagna, Francia e Germania. Il risultato è frutto non solo della diversificazione produttiva, ma anche di una capacità di valorizzare le eccellenze locali e adattarsi alle dinamiche di mercato.
Un futuro promettente, ma con sfide
Nonostante il successo, permangono sfide legate ai cambiamenti climatici e alla necessità di un’ulteriore innovazione tecnologica e sostenibilità. La flessione nei settori dei cereali e dell’olio d’oliva evidenzia la necessità di strategie più mirate per affrontare queste difficoltà.