Il Rapporto Ismea-RRN parla chiaro: il vino italiano è leader mondiale per l’export in volume
Il settore del vino italiano continua a rappresentare una delle punte di diamante dell’agroalimentare nazionale. Questo nonostante il contesto globale stia attraversando una fase di rallentamento della domanda, influenzata dalle incertezze economiche e geopolitiche e dai mutamenti negli stili di consumo, specialmente tra le nuove generazioni.
Nel 2023, l’Italia ha confermato la sua posizione di leader mondiale per l’export in volume, superando la Spagna, e si è classificata seconda per valore, subito dopo la Francia. Un risultato ottenuto anche grazie al crescente successo dei vini spumanti italiani, che continuano a trainare il comparto vitivinicolo oltre confine.
I dati preliminari del 2024, inoltre, mostrano un quadro incoraggiante, in controtendenza rispetto alla flessione registrata su scala globale. Questo emerge dall’ultimo rapporto Ismea, redatto nell’ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN), intitolato “Situazione congiunturale del settore vino in Italia nel 2024 ed esigenze rispetto alle traiettorie future”. Il documento analizza in dettaglio le principali variabili strutturali e di mercato, delineando sia le sfide attuali che le opportunità per il futuro.
Il tessuto produttivo italiano in evoluzione
Secondo il report, il settore sta attraversando una fase di trasformazione significativa. Si registra un aumento delle dimensioni medie delle aziende vinicole e un rinnovamento varietale del patrimonio viticolo italiano, favorito dalle misure di sostegno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Questo processo ha coinvolto circa 330 mila ettari, pari a quasi il 50% dell’intero patrimonio viticolo nazionale.
Le nuove tendenze nei consumi di vino
Le preferenze dei consumatori stanno evolvendo rapidamente. Tra le principali tendenze emergono:
- Una crescente attenzione per i vini spumanti;
- L’aumento della domanda di vini a basso contenuto alcolico;
- Una flessione nel consumo di vini rossi tradizionali;
- Una forte polarizzazione dei prezzi, con interesse sia per prodotti premium che per opzioni più accessibili;
- Un focus crescente su aspetti come sostenibilità ambientale e benefici salutistici.
Questi elementi rappresentano un quadro di sfida ma anche di opportunità per i produttori italiani, che saranno chiamati a puntare sulla qualità, esplorare nuovi mercati e innovare per rispondere ai bisogni di una platea, ampia e variegata, che sta lentamente, ma consapevolmente, acquisendo conoscenza sulla materia e maturità nel consumo.
Il futuro del vino italiano
Nonostante il contesto globale complesso, il settore vitivinicolo italiano si mostra resiliente e capace di adattarsi. La capacità di anticipare le tendenze di consumo, unita al radicamento in una tradizione millenaria, lascia ben sperare per il mantenimento del primato italiano nel mondo del vino.