Il Granchio Blu al G7: Da Minaccia a Ingrediente Gourmet grazie a Massimo Bottura
Il granchio blu, temuto nemico dei produttori di vongole e cozze italiani, ha fatto un grande salto verso la rivalutazione gastronomica. Durante il G7 tenutosi a Borgo Egnazia in Puglia, il celebre chef modenese Massimo Bottura ha inserito questo crostaceo in una prelibata zuppa di pesce. Questa scelta ha voluto rappresentare un percorso gastronomico dal titolo “Vieni in Italia con me”, che ha portato sulla tavola dei big mondiali un assaggio delle eccellenze italiane.
Una Scommessa per l’Export
Confcooperative-Fedagripesca ha reso noto che, nonostante l’assenza delle vongole veraci italiane, sterminate proprio dal granchio blu, questa presentazione al G7 potrebbe aprire nuove opportunità di mercato internazionale per questo crostaceo. Paolo Tiozzo, vicepresidente dell’associazione, ha espresso la speranza che questa valorizzazione in un contesto così prestigioso possa trasformare una minaccia per i produttori italiani in una risorsa preziosa per l’export.
Un Problema Ancora Aperto
Attualmente, in Italia, il granchio blu non ha ancora dato vita a un vero business, a differenza di altre parti del mondo dove è già considerato una delizia. Per gli operatori ittici italiani, rappresenta un grave problema: distrugge fino al 100% degli allevamenti di molluschi e ha una resa in cucina molto bassa, con solo il 15% del suo corpo utilizzabile come polpa. I pescatori, quindi, sono costretti a scartare il 90% degli esemplari catturati, con un guadagno massimo di 1,50 euro al chilo.
Conclusioni
La speranza è che il riconoscimento internazionale del granchio blu come ingrediente gourmet possa incentivare un nuovo mercato, trasformando una problematica locale in un’opportunità globale. Tuttavia, la strada per rendere il granchio blu una risorsa economica stabile è ancora lunga, con molte sfide da affrontare nel settore ittico italiano.