Il Futuro del Settore Florovivaistico: Nuove Norme per Crescita e Sostenibilità in Esame alla Camera
All’interno dell’Aula della Camera dei Deputati ha preso il via l’analisi di un importante disegno di legge delega mirato a riformare, promuovere e valorizzare le attività del settore florovivaistico. Questo progetto di legge, promosso dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e supportato da Riccardo Molinari della Lega, punta a rinnovare profondamente il comparto.
L’obiettivo principale del disegno di legge è quello di incaricare il governo di elaborare, entro due anni dall’adozione del provvedimento, una serie di decreti legislativi. Questi avranno il compito di stabilire un quadro normativo completo che riguarderà vari aspetti del florovivaismo, dalla coltivazione alla commercializzazione, senza trascurare la promozione e l’incremento della qualità e dell’utilizzo dei prodotti florovivaistici.
Una delle iniziative più significative proposte è la creazione, all’interno del Ministero dell’Agricoltura, di un ufficio dedicato esclusivamente al coordinamento e all’orientamento nazionale del settore. Questo ufficio avrà anche il compito di redigere un “Piano Nazionale del settore florovivaistico”, che fungerà da guida programmatica e strategica per il rinnovamento normativo e lo sviluppo della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione tecnologica nel campo.
Il disegno di legge enfatizza inoltre la necessità di promuovere pratiche di coltivazione e installazioni che minimizzino l’impatto ambientale e massimizzino la sostenibilità. Si propone altresì l’istituzione di un sistema di raccolta dati annuale, che includa informazioni sulla produzione e sui prezzi, per offrire una panoramica chiara e aggiornata del mercato.
Nel tentativo di valorizzare ulteriormente i prodotti nazionali, il ministero intende introdurre un marchio distintivo per la produzione florovivaistica italiana. Viene data anche una nuova definizione ai centri di giardinaggio, equiparandoli alle imprese agricole, e si delineano le figure professionali operanti nel verde urbano, compresi i parchi storici.
Il testo legislativo mira a incentivare l’unione tra i produttori florovivaistici e stabilisce criteri di premialità per le aziende che verranno inserite nei piani di sviluppo regionale, dopo un’intesa tra Stato e Regioni. Inoltre, si facilita la coltivazione di materiali di moltiplicazione anche all’interno di vivai privati e si prevede la possibilità di concedere in locazione terreni pubblici agli attori del settore florovivaistico, al fine di promuovere la produzione forestale.
Con queste misure, si apre una nuova fase per il settore florovivaistico, che vede al centro dell’attenzione l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni italiane.