Gennaio 2023: L’Inflazione in Italia Mostra Segnali di Crescita
La Dinamica dei Prezzi in Italia: Un’Analisi Mensile e Annuale
A gennaio, un incremento lieve ma significativo segna il panorama dell’inflazione in Italia. L’Istat, nel suo ultimo resoconto, indica un aumento dello 0,3% mensile e dello 0,8% annuale nell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi. Quest’ultima cifra rappresenta un incremento rispetto allo 0,6% di dicembre.
L'”inflazione di fondo”, escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, mostra una leggera decelerazione, passando dal 3,1% al 2,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici scende dal 3,4% al 3,1%.
Variazioni di Prezzo in Dettaglio
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una diminuzione dell’1,1% su base mensile a gennaio, influenzato soprattutto dall’avvio dei saldi invernali nel settore dell’abbigliamento e delle calzature. Tuttavia, su base annua si osserva un aumento dello 0,9%, rispetto allo 0,5% di dicembre. Ciò è principalmente attribuito all’aumento dei prezzi nei settori dei trasporti (da +3,7% a +4,3%) e degli alimenti non lavorati (da +7,0% a +7,5%), nonché alla ridotta diminuzione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -41,6% a -21,4%).
Analisi Settoriale
Si segnala un rallentamento nell’aumento dei prezzi dei servizi abitativi (da +4,2% a +2,9%) e dei beni durevoli (da +1,5% a +0,8%). Inoltre, la dinamica dei prezzi dei beni mostra una frenata, passando da -1,5% a -0,8%, mentre quella dei servizi si attesta a +2,9%, segnando un rallentamento rispetto al +3,4% precedente. Ciò ha contribuito a una riduzione del differenziale inflazionistico tra servizi e beni, ora a +3,7 punti percentuali rispetto ai +4,9 di dicembre.
Il Contributo dei Diversi Settori
L’aumento dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi di beni alimentari non lavorati (+1,1%), beni alimentari lavorati (+1,0%), servizi abitativi (+0,4%), beni energetici non regolamentati e altri beni (+0,3% ciascuno). Questi incrementi hanno parzialmente compensato la diminuzione dei prezzi nei servizi di trasporto (-1,2%) e un lieve calo nei beni energetici regolamentati (-0,1%).
Contesto Europeo: Inflazione nell’Eurozona
Parallelamente, secondo la stima flash di Eurostat, l’inflazione dell’area euro si attesta al 2,8% a gennaio, in calo rispetto al 2,9% di dicembre. Le principali componenti dell’inflazione rimangono alimentari, alcol e tabacco, con una riduzione del tasso al 5,7% dal 6,1% di dicembre, seguiti dai servizi (stabili al 4%), beni industriali non energetici (dal 2,5% al 2%) ed energia (-6,3%, contro il -6,7% di dicembre).
Occupazione nell’Eurozona
In termini di occupazione, a dicembre la disoccupazione nell’area euro si è mantenuta stabile al 6,4%, in linea con i dati di novembre. Anche nell’Unione Europea, i numeri rimangono invariati al 5,9%, come rilevato da Eurostat.