Fiori Italiani in Primavera sul Mercato di San Valentino, Vendite in Crescita Rispetto alle Importazioni
Nel fervore di San Valentino 2024, i produttori italiani di fiori festeggiano un importante successo commerciale, con un incremento significativo delle vendite a favore dei bouquet tricolori a scapito delle importazioni di rose. Il bilancio di quest’anno conferma una spesa complessiva di circa 80 milioni di euro, in perfetta parità con l’anno precedente, testimoniando la commercializzazione di oltre 35 milioni di fiori.
Secondo le ultime rivelazioni da parte dei florovivaisti affiliati a Cia-Agricoltori Italiani, sebbene la tradizionale rosa a gambo lungo mantenga il primato di vendita nel giorno dedicato agli innamorati, il suo costo ha subito un aumento, posizionandosi tra gli 8 e i 10 euro al pezzo. D’altro canto, un bouquet assortito di fiori autoctoni, quali fresie, anemoni, ranuncoli e garofani, si propone a un prezzo medio di 25 euro, segnando un trend positivo con un incremento del 20% nelle vendite dei fiori nostrani, coltivati prevalentemente nelle regioni italiane più rinomate per la floricoltura.
I fiori locali, garantendo una freschezza e un aroma superiore rispetto a quelli provenienti da lontano, come Colombia, Kenya, Etiopia e Taiwan, stanno conquistando il cuore e il naso degli italiani. Per quanto concerne i prezzi al dettaglio dei prodotti italiani, la Cia evidenzia che un singolo stelo di fresie o garofani è valutato 2,50 euro, mentre per le bocche di leone, le gerbere e i tulipani il costo si aggira intorno ai 3 euro. Il prezzo aumenta leggermente per papaveri, calle e anemoni, toccando i 3,5 euro per stelo, mentre strelizie e lilium si posizionano sui 4 euro. Il ranuncolo, in particolare la varietà clone di Sanremo, raggiunge i 5,5 euro.
Cia sottolinea l’unicità del mercato italiano del fiore reciso, strettamente connesso alle festività come la festa della mamma, la giornata internazionale della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, che insieme rappresentano oltre la metà del fatturato annuale del settore. Questa tendenza dimostra non solo la passione degli italiani per le tradizioni ma anche un crescente desiderio di sostenere la produzione locale, valorizzando la qualità e la varietà dei fiori made in Italy.