Fioccano gli arresti in Giappone a causa dei casi di sushi terrorism
La polizia giapponese ha effettuato degli arresti a seguito dell’ondata di terrorismo del sushi che ha colpito i ristoranti con nastro trasportatore nel paese.
Questi locali, noti come kaiten-zushi, sono uno dei simboli della modernità giapponese: il sushi viene preparato al momento e viene fatto circolare intorno ai tavoli affinché i clienti possano prenderlo al volo. Tuttavia, questi innovativi ristoranti sono stati minacciati da una nuova tendenza virale, soprannominata sushi terrorism, “terrorismo del sushi”.
A febbraio, il prezzo delle azioni della società madre di Akindo Sushiro è sceso del 5% a causa di un video condiviso sui social media, in cui un adolescente in un ristorante nella prefettura di Gifu lecca una bottiglia di salsa di soia e una tazza di tè prima di restituirle.
Tra gli episodi di imitazione registrati e condivisi sui social media, ci sono clienti (principalmente adolescenti) che rubano piatti destinati ad altri tavoli, leccano cucchiai e li mettono nuovamente nelle teiere verdi comuni e spruzzano disinfettante per le mani sui piatti di cibo che passano.
La situazione è diventata così estrema che due importanti catene di ristoranti, Choshimaru e Akindo Sushiro, hanno temporaneamente interrotto le cinture, affidandosi invece al metodo tradizionale di avere il personale in attesa ai tavoli.
Nella fase finale della lotta al terrorismo del sushi, la polizia ha arrestato tre persone, di 21, 19 e 15 anni, nella prefettura di Aichi per il loro comportamento nei ristoranti.
In risposta agli arresti, un portavoce di Kura Sushi, un’altra catena di ristoranti kaiten-zushi, ha dichiarato: “Speriamo sinceramente che gli arresti diffondano la consapevolezza nella società che questi scherzi, che minano fondamentalmente il nostro sistema basato sulla fiducia con i clienti, sono un crimine e che in futuro non ci saranno atti di imitazione”.