Febbraio segna una diminuzione dello 0,7% nei prezzi alimentari globali, con ottimistiche previsioni sul grano per il 2024
Nel mese di febbraio, i prezzi alimentari a livello mondiale hanno registrato una flessione dello 0,7% rispetto al mese precedente, proseguendo una tendenza al ribasso per il settimo mese di fila.
Tale calo è stato principalmente influenzato dalla riduzione delle quotazioni di tutti i cereali principali, che ha più che bilanciato rincari registrati per zucchero e carni.
Secondo l’indice mensile diffuso dalla FAO, si osserva una riduzione del 10,5% rispetto ai dati di gennaio 2023. Analizzando i vari settori, il mercato dei cereali ha visto una decrescita del 5% a febbraio, con un netto -22,4% rispetto al 2023. Anche il prezzo del riso è calato, attestandosi a -1,6% nel mese in analisi. Per quanto riguarda gli oli vegetali, si è registrato un calo dell’1,3% rispetto a gennaio, con un decremento dell’11% rispetto a febbraio 2023. In controtendenza, l’indice FAO per lo zucchero ha segnato un aumento del 3,2%, mentre quello relativo alle carni è cresciuto dell’1,8% da gennaio e i prodotti lattiero-caseari hanno visto un incremento dell’1,1%, spinti da una maggiore domanda di importazioni di burro da parte dei mercati asiatici.
Le prospettive per il mercato dei cereali a livello globale per il 2023/24 mostrano un leggero incremento. Il consumo mondiale è previsto aumentare dell’1,1% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto a un intensificato utilizzo di mais e grano nell’alimentazione animale. Le scorte globali si attestano a un livello considerato ‘confortevole’, con un aumento dal 30,9% al 31,1%, così come il commercio internazionale, che si prevede cresca dell’1,3%. La FAO anticipa che la produzione mondiale di grano nel 2024 raggiungerà i 797 milioni di tonnellate, segnando un incremento dell’1% rispetto al 2023. Nonostante una riduzione del 6% nella semina del grano invernale in Nord America, dovuta ai bassi prezzi, si prevede un aumento della produzione grazie a condizioni meteorologiche favorevoli. Queste ultime sostengono le aspettative di crescita nelle aree chiave come la Federazione Russa, la Cina, l’India, l’Iran, il Pakistan e la Turchia, tutti paesi rilevanti nel panorama delle esportazioni di grano.