Eleonora Duse: la divina rivive a Palazzo Cini
Lo sguardo pieno di felicità e curiosità, le braccia sui fianchi come a sfidare il mondo: così appare Eleonora Duse nella foto che la ritrae nel 1880, a 22 anni, vestita per il ruolo de “La locandiera” di Goldoni. Nata il 3 ottobre a Vigevano durante una tournée dei suoi genitori, entrambi attori girovaghi, la giovane Eleonora si sta già affermando come protagonista nel teatro, grazie alla sua caparbietà e coraggio.
In una delle ultime sale della mostra, troviamo una fotografia di Arnold Genthe, noto ritrattista delle star di New York. È il 1923, Eleonora ha 66 anni ed è riconosciuta come una regina del palcoscenico mondiale. Lo scatto la ritrae di profilo, con lo sguardo rivolto verso un luogo indefinito, incarnando la pura essenza della diva. Un anno dopo, il 21 aprile 1924, morirà a Pittsburgh durante una tournée trionfale negli Stati Uniti.
Questi due ritratti, uno giovanile e sfidante, l’altro maturo e contemplativo, rappresentano una delle chiavi interpretative della mostra dedicata a Duse, allestita fino al 31 ottobre nelle sale di Palazzo Cini, a Venezia. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Cini per il centenario della morte dell’attrice, esplora la dimensione intima e scenica, celebrando il concetto di “mito contemporaneo”.
Le sale al primo piano di Palazzo Cini guidano il visitatore nel mondo di Eleonora Duse attraverso una sequenza di abiti di grandi firme dell’epoca, oggetti, fotografie e documenti che attraversano i decenni tra il XIX e il XX secolo. La mostra richiama figure centrali del Novecento, come Gabriele D’Annunzio, che firma dediche in alcuni libri, e Mariano Fortuny, creatore di sei abiti per la Duse tra il 1909 e il 1920. Tra i capi di alta sartoria esposti, troviamo pezzi di Magugliani, Jean Philippe Worth e Paul Poiret.
“Eleonora Duse – afferma Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Cini – a distanza di cento anni, resta un esempio straordinario di donna e artista, capace di influenzare profondamente l’evoluzione delle arti performative in Europa e nel mondo”.
La mostra crea un legame ideale tra Duse e le opere raccolte da Yana Cini Alliata di Montereale, figlia di Vittorio Cini, al secondo piano del palazzo, dove è allestita anche la mostra di Marta Jiungwirth, “matriarca delle pittrici mitteleuropee”.