Domaine Bousquet è certificato B Corp
Domaine Bousquet, il più grande produttore ed esportatore argentino di vino biologico, è diventato una società certificata B.
Fondata nel 1997, l’azienda coltiva sin dall’inizio con agricoltura biologica, utilizzando solo uve certificate al 100% provenienti dalla loro tenuta nella regione di Gualtallary.
A partire dall’uscita nel 2005 della loro prima annata, il team di marito e moglie Labid al Ameri e Anna Basquet si sono rapidamente guadagnati un’ottima reputazione all’interno della categoria biologica, ottenendo lo status di Regenerative Organic Certified all’inizio di quest’anno.
Il ROC con sede in California richiede la certificazione in tre aree: salute del suolo e gestione del territorio, benessere degli animali ed equità di agricoltori e lavoratori. La cantina argentina è stata la prima al di fuori degli Stati Uniti a soddisfare i requisiti.
Ora, Domaine Bousquet si è unita anche ai ranghi di oltre 5.000 altre aziende della comunità B Corp, che ad oggi comprende 24 aziende vinicole. L’azienda senza scopo di lucro misura le prestazioni sociali e ambientali della sua rete globale rispetto agli standard della propria valutazione d’impatto ambientale e di sostenibilità, non solo economica, ma anche etica.
I membri sono tenuti a lavorare per un’economia globale più inclusiva e rigenerativa, a beneficio delle persone, delle loro comunità e del pianeta. Domaine Bousquet sarà rivalutato ogni tre anni per garantire il loro impegno per il miglioramento continuo.
Anne Bousquet, comproprietaria e amministratore delegato della cantina, ritiene che sia una partnership ideale. Sentiamo i suoi commenti a caldo.
“La nostra azienda vinicola si trova in una piccola comunità remota, e quindi è normale che la vita sia condivisione basata sull’aiuto reciproco, ci aiutiamo a vicenda per andare avanti, giorno dopo giorno. Siamo una famiglia allargata. Questo modo di pensare e guardare il mondo si ripercuote su tutto ciò che facciamo sia a casa che al lavoro. Non seguiamo le mode, ma vogliamo trovare un modo per produrre in maniera sana, etica e pulita, senza sfruttare nessuno, ma al contempo creando vini territoriali e unici. Siamo una famiglia allargata globale, ma se mettiamo insieme le nostre forze diventiamo una forza positiva nella comunità locale e nel mondo in generale, perché siamo unici e irripetibili”.