Cibus 2024: Vetrina d’Eccellenza per l’Agroalimentare Italiano
Nel cuore del settore agroalimentare italiano, l’export continua a rappresentare un pilastro fondamentale per la crescita, toccando nel 2023 la quota significativa di 52 miliardi di euro. Questo successo verrà celebrato durante la 22ª edizione di Cibus a Parma, dal 7 al 10 maggio, evidenziando il contributo di oltre 3.000 marchi e l’interesse di 2.000 acquirenti di spicco. Il futuro dell’eccellenza enogastronomica del nostro paese si proietta così verso nuovi orizzonti, richiedendo uno sguardo attento alle dinamiche globali e all’innovazione continua.
Presentato in una conferenza stampa che ha visto la presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il bilancio dell’export del 2023 si è distinto nonostante le sfide, segnando un incremento del 6,6% rispetto all’anno precedente. Questi risultati sottolineano l’importanza di mantenere alta la bandiera del made in Italy, simbolo di qualità e sostenibilità nel mondo.
Tuttavia, il panorama si presenta ricco di incertezze, date sia dalle complesse situazioni internazionali sia dalle normative che regolamentano il settore sia dentro sia fuori i confini europei. Di fronte a questi ostacoli, le aziende italiane non si tirano indietro, continuando a investire in innovazione e qualità. Cibus 2024 sarà la prova tangibile di questo impegno, con la presentazione di migliaia di prodotti che incarnano la risposta dell’industria alle avversità, come le crisi economiche e ambientali.
Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, ha espresso orgoglio e fiducia per il contributo che l’evento porterà all’industria, anticipando un’edizione record per numero di partecipanti. L’industria alimentare italiana si appresta dunque a dimostrare la sua vitalità e la solida fiducia che i consumatori, sia nazionali sia internazionali, ripongono nei suoi prodotti.
Antonio Cellie, amministratore di Fiere di Parma, ha evidenziato come il futuro dell’agroalimentare italiano dipenderà dalla sua capacità di innovare senza dimenticare le radici e l’attaccamento ai territori. Da Cibus, si lancia dunque un messaggio di ottimismo verso le potenzialità delle imprese e dei prodotti italiani.