Cibus 2024 a Parma: Affluenza Record e Innovazione nel Settore Agroalimentare Italiano
La kermesse Cibus, prevista a Parma dal 7 al 10 maggio 2024, registra un’affluenza senza precedenti, con 3.000 aziende pronte a esporre e altre 600 in lista d’attesa. L’evento, che si conferma come punto di riferimento per il settore agroalimentare italiano, è il risultato di un’efficace sinergia tra Fiere di Parma e Federalimentare.
L’edizione numero 22 promette di superare ogni record grazie alla partecipazione di oltre 3.000 brand e a una notevole attesa da parte di 600 aziende, segno dell’interesse crescente verso il Made in Italy. Inoltre, l’appuntamento vedrà la presenza di oltre 1.000 buyer, già confermati, che rappresentano la grande distribuzione sia nazionale sia internazionale, con delegazioni provenienti non solo dall’Europa ma anche dagli Stati Uniti, dal Medio Oriente e, per la prima volta dopo la pandemia, dalla Cina e dal Giappone, oltre a una significativa attenzione verso i Paesi dell’ASEAN.
Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma, sottolinea l’importanza di una strategia mirata a rafforzare le alleanze a livello internazionale, con l’obiettivo di promuovere il modello alimentare italiano ed europeo come esempio di consumo consapevole e sostenibile su scala globale. La collaborazione con Koelnmesse si inserisce in questo contesto, con l’intento di ampliare la portata di Cibus e Tuttofood, quest’ultimo destinato a incrementare la quota di espositori internazionali dal 10% al 50% nelle prossime edizioni, grazie anche a una nuova programmazione che coordinerà gli appuntamenti di Cibus, Tuttofood e Anuga.
Cibus 2024 non si limiterà a essere una semplice fiera, ma si proporrà come un vero e proprio percorso esperienziale, offrendo 120.000 mq di superficie espositiva suddivisa in otto padiglioni e introducendo l’innovativa area “Cibus delle idee”. Questo spazio sarà dedicato a valorizzare il dinamismo e l’innovazione delle aziende partecipanti, confermando l’impegno dell’evento nel catalizzare lo sviluppo dell’export agroalimentare italiano e nel favorire il dialogo e il confronto su temi di rilevanza internazionale.