Arance Italiane: Abbondanza di Raccolto ma Domanda in Calo
La produzione italiana di arance vive una stagione di abbondanza nella campagna 2023/24, con un incremento significativo della disponibilità sia per il mercato fresco che per quello del succo, come rilevato dall’Ismea. Nonostante un raccolto che supera di oltre il 20% quello dell’anno precedente, raggiungendo 1,6 milioni di tonnellate, il mercato interno mostra segni di contrazione, con una diminuzione delle vendite del 19% nei primi cinque mesi di commercializzazione attraverso la Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
Questa stagione si distingue per la qualità eccezionale delle arance, che nonostante le dimensioni ridotte, esibiscono caratteristiche organolettiche superiori in termini di colore, dolcezza e contenuto di antociani. Tuttavia, questo eccellente profilo qualitativo non ha saputo stimolare un adeguato interesse tra i consumatori, in un contesto di offerta abbondante.
Il quadro economico viene aggravato dall’inflazione, che, nonostante un aumento quasi del 9% del prezzo medio di vendita, non ha impedito un calo del 12% nella spesa complessiva rispetto all’anno precedente.
Sul fronte dell’estensione agricola, si registra un lieve incremento della superficie coltivata, che ora copre 86.000 ettari, segnando una crescita rispetto sia all’anno precedente che all’ultimo triennio. Questa espansione si riflette positivamente sulle esportazioni, particolarmente favorite dalla crisi produttiva in Spagna, che vedono un incremento del 29% e un rialzo del 6% nei prezzi medi di listino, nonostante un contemporaneo calo delle importazioni del 19%.
Nonostante questi segnali positivi sul fronte dell’export, il bilancio commerciale del settore arancicolo italiano rimane deficitario di 35,7 milioni, perpetuando una tendenza negativa che persiste ormai da due decenni.