Alla Scoperta della Sardegna Con 8 incredibili Itinerari Religiosi
Un Viaggio a Piedi tra Storia e Natura
Dal 1° al 5 ottobre, la Sardegna si rivela attraverso un’esperienza unica: otto itinerari sacri che invitano a esplorare l’isola dal nord al sud, passando per le coste fino ai territori interni. I cammini in questione sono il Minerario di Santa Barbara, il percorso delle 100 Torri, Santu Jacu, Sant’Efisio, San Giorgio, il Francescano, il sentiero dei Beati e la Via dei Santuari.
Questi percorsi offrono l’opportunità di ammirare una varietà di meraviglie, dai nuraghi agli eremi, dalle chiese ai siti di interesse minerario e archeologico, fino alle incantevoli calette, boschi rigogliosi, borghi affascinanti e paesaggi mozzafiato. Si tratta di un’occasione per immergersi nell’identità profonda dell’isola, esplorando il suo ricco patrimonio naturale, architettonico, enogastronomico, storico, religioso e culturale.
Per garantire un’esperienza confortevole e sicura, la Regione Sardegna ha investito tre milioni e mezzo di euro, fondi provenienti dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo (Funt) del Ministero del Turismo. Questi fondi sono stati destinati a migliorare l’infrastruttura dei già esistenti otto cammini sardi, che complessivamente si estendono per 3.500 chilometri e comprendono 180 tappe.
L’iniziativa, che prende vita sotto il nome di “Noi Camminiamo in Sardegna” nella sua terza edizione, si pone l’obiettivo di promuovere il turismo lento e spirituale, arricchendo l’offerta con nuove infrastrutture lungo i sentieri. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare 15 sentieri selezionati, attraversando luoghi intrisi di spiritualità, tra cui monasteri, santuari e chiese, testimoni della vita di santi, beati e martiri.
Oltre 100 strutture ricettive si sono attrezzate per accogliere i viaggiatori lungo i cammini, proponendo tariffe convenzionate intorno ai 40 euro per notte. L’offerta si arricchisce di proposte per il ristoro, che spaziano dai bar agli agriturismi, valorizzando il settore agroalimentare locale.
Questo progetto guarda anche al futuro, in particolare al Giubileo del 2025, atteso come un momento di grande afflusso turistico, con l’Italia che si prepara a ospitare circa 30 milioni di pellegrini provenienti da ogni angolo del globo.