Al Bar Convent Brooklyn 2024, l’Italia brilla con 17 aziende, confermando l’influenza del Made in Italy nella mixology
New York accoglie uno degli eventi trade più importanti del settore spirits negli USA: il Bar Convent Brooklyn. Questo evento, gemello della fiera lanciata a Berlino nel 2007, è il punto di ritrovo per l’industria del bere mondiale, dove vengono lanciate le nuove tendenze nel mondo della mixology.
La Presenza Italiana
L’Italia, sotto l’egida dell’ICE (Istituto per il Commercio Estero), partecipa con 17 aziende, segnando la sua quarta presenza all’evento. Nonostante nel 2023 le importazioni statunitensi di alcolici abbiano registrato un calo, quelle dall’Italia sono cresciute del 6% in valore, mantenendosi stabili in volume. “L’Italia è il settimo esportatore di alcolici negli USA in valore e il nono in volume”, afferma Erica Di Giovancarlo, direttore dell’Italian Trade Agency di New York.
L’Influenza Italiana nella Mixology
L’Italia è conosciuta per la qualità dei suoi prodotti alcolici, che includono vermouth, prosecco e Aperol, basi fondamentali nella mixology. Come sottolinea il mixologist Michele Alfonso, “c’è tantissima influenza da parte dell’Italia nel mondo della mixology USA. I nostri prodotti sono premium e danno un tocco in più.”
Barbara Schwoegler, export manager della Distilleria Nardini, aggiunge: “I gusti che riusciamo a mettere in bottiglia sono unici. La grappa, ad esempio, può tranquillamente sostituire il gin o la vodka.”
Prospettive Future
Nonostante la riduzione delle vendite italiane nel primo trimestre del 2024, l’Italia mantiene la sua settima posizione come fornitore negli USA. La preferenza del mercato statunitense per whisky, tequila e mezcal dai paesi confinanti continua a rappresentare una sfida, ma l’unicità e la qualità dei prodotti italiani mantengono alta la loro domanda.