Addio Pepsi e Lay’s: Carrefour Dichiara Guerra ai Prezzi Alti
In un clima che ricorda l’antipasto di uno scontro titanico nel mondo del retail, Carrefour ha giocato una carta inaspettata. La catena francese, a sorpresa, ha optato per la rimozione dei prodotti PepsiCo – inclusi prodotti celebri come Pepsi, le patatine Lay’s, l’avena Quaker, il tè Lipton e la 7Up – dai propri scaffali, estendendo questa politica anche al mercato italiano.
L’Alto Prezzo della Decisione
Il motivo dietro questa mossa drastica da parte del colosso del commercio al dettaglio è semplice e diretto: un’escalation nei prezzi. Secondo le dichiarazioni dei vertici di Carrefour, i prodotti in questione sono diventati troppo onerosi, in seguito agli incrementi tariffari del 2023. Già in Francia, i clienti si trovano di fronte a cartelli esplicativi che annunciano la cessazione della vendita di questi marchi, citando l’inaccettabilità degli aumenti di prezzo. Questa linea è già in vigore in Belgio, e si sta pianificando una simile strategia per la Spagna e l’Italia, con comunicazioni imminenti ai clienti nei punti vendita italiani.
La Replica di PepsiCo
Dal canto suo, PepsiCo non resta a guardare e assicura di essere impegnata a garantire la disponibilità dei propri prodotti. Nel corso dell’ultimo ottobre, l’azienda americana aveva annunciato degli aumenti di prezzo, definiti da essa stessa come moderati, grazie ai quali è riuscita a mantenere stabile la domanda. Questo ha permesso a PepsiCo di rivedere al rialzo le proprie previsioni di profitto per il 2023 per la terza volta. Secondo il Financial Times, la multinazionale ha incrementato i prezzi medi del 11% nel trimestre conclusosi a settembre.
Un Contesto Più Ampio
Questa mossa di Carrefour non è isolata. In diversi paesi, tra cui Germania e Belgio, i rivenditori hanno interrotto gli ordini con alcune aziende di beni di largo consumo a causa di rialzi dei prezzi. Una manovra che complica le negoziazioni di prezzo in un periodo di inflazione marcata.
In Francia, invece, lo scenario è differente. Il governo ha sollecitato i rivenditori e i fornitori a concludere le trattative annuali sui prezzi già a gennaio, anticipando di due mesi la consuetudine. Questo perché la Francia si posiziona in modo unico in Europa, con una regolamentazione stringente nel settore retail. Lo scopo è quello di negoziare i prezzi una volta all’anno con i produttori di alimenti e bevande, in un tentativo di tutelare l’agricoltura nazionale.
In questo scacchiere commerciale, Carrefour e PepsiCo si trovano così a fronteggiarsi in un duello che va oltre il semplice scontro sui prezzi, diventando un simbolo delle dinamiche del mercato in un’epoca di incertezze economiche.