Addio Dieta! Scoperti Neuroni Anti-Abbuffata che Potrebbero Rivoluzionare il Mondo del Dimagrimento
Ecco una chicca per gli amanti della scienza e del buon cibo: sono stati scoperti i neuroni che ci dicono “basta” quando mangiamo! Sì, avete capito bene, questi piccoli eroi del nostro corpo risiedono nel tronco encefalico e hanno un compito fondamentale: decidere la velocità con cui mangiamo e il momento esatto per dire “stop”, basandosi sui messaggi inviati da bocca e intestino.
Ora, la parte intrigante: questi neuroni sono gli stessi bersagli di alcuni farmaci antidiabetici come la semaglutide, noti anche per il loro effetto dimagrante. Questo ci fa capire quanto siano centrali nella regolazione dell’appetito.
L’Università della California a San Francisco ha portato alla luce questa scoperta studiando i topi. Il team di ricerca, capeggiato dal fisiologo Zachary Knight, ha usato una tecnica davvero astuta: hanno modificato geneticamente i topolini in modo che i loro neuroni, una volta attivati, brillino come stelle sotto un sensore di luce impiantato nel cervello. Un po’ come avere una lucina che si accende ogni volta che si dice “no grazie” a un altro boccone!
I ricercatori hanno osservato che, quando il cibo veniva introdotto direttamente nello stomaco dei topi, si generavano segnali che andavano dal tratto gastrointestinale al cervello per attivare i neuroni Prlh, mettendo il freno all’appetito. Ma c’è di più: quando i topi potevano mangiare da soli, questi neuroni si attivavano in risposta ai sapori percepiti dalla bocca, in particolare al dolce. Un po’ come avere un semaforo interno che dice “attenzione” quando si assapora qualcosa di buono, per evitare di esagerare.
E non finisce qui: c’è un’altra squadra di neuroni, i Gcg, che entrano in gioco più lentamente, ricevendo segnali dall’intestino e decidendo quando è ora di smettere di mangiare. Questi neuroni, una volta attivati, producono l’ormone Glp-1, proprio quello che imitano i farmaci dimagranti.
In poche parole, il nostro corpo ha un sistema di allarme sofisticatissimo, un mix di luci e segnali che ci aiutano a mantenere un equilibrio tra il piacere del cibo e la salute del nostro corpo. E chi sa? Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuove terapie contro l’obesità, un passo avanti nella scienza che fa ben sperare.