Palazzo Re Enzo di Bologna: curiosità, storia e guida alla visita
Nel cuore di Bologna, nei pressi di Piazza Maggiore, si erge il maestoso Palazzo Re Enzo, un simbolo affascinante dell’architettura medievale. Costruito tra il 1244 e il 1246, questo palazzo ha una storia ricca e intrigante, legata in particolare alla figura di Re Enzo, prigioniero al suo interno per ben 23 anni.
Storia e Architettura
Le Origini del Palazzo
Palazzo Re Enzo fa parte di un complesso di edifici medievali eretti per volere del Comune di Bologna. La costruzione iniziò con il Palazzo del Podestà e proseguì con il Palazzo Re Enzo (chiamato anche Palazzo Nuovo) e il Palazzo del Capitano del Popolo. Questi edifici furono costruiti in seguito a una serie di espropriazioni nel 1200, che permisero l’apertura di Piazza Maggiore, oggi uno dei luoghi più iconici della città.
La Prigionia di Re Enzo
Il palazzo prende il nome da Enzo di Svevia, Re di Sardegna e figlio dell’imperatore Federico II. Enzo fu catturato nel 1249 durante la battaglia di Fossalta e imprigionato a Bologna. Trascorse il resto della sua vita nel palazzo, senza mai uscire dalle sue stanze, nonostante le ripetute offerte di riscatto da parte di suo padre. Enzo morì nel 1272 e fu sepolto con grandi onori nella Basilica di San Domenico.
Architettura e Restauri
L’architettura del palazzo è una testimonianza dello stile medievale duecentesco. Tuttavia, nei secoli, la sua forma originale è stata rimaneggiata svariate volte, durante innumerevoli restauri. Uno dei restauri più significativi fu quello di Alfonso Rubbiani nel 1905, che riportò l’edificio al suo aspetto medievale, aggiungendo dettagli secondo la moda neo-medievalista dell’epoca, come la riapertura delle finestre a trifora. Gli interventi restaurativi più recenti risalgono al 2003 e hanno riguardato le facciate su Piazza del Nettuno, via Rizzoli e Piazza Re Enzo.
La Visita al Palazzo
Il Cortile e la Cappella
L’accesso al palazzo avviene tramite una breve scalinata che conduce al cortile, un’area di 250 metri quadrati che ospita un antico pozzo di pietra arenaria. Sul lato destro del cortile si trova la chiesetta di Santa Maria dei Carcerati, recentemente restaurata e abbellita dai decori dell’artista inglese David Tremlett.
Le Sale Interne
Sala del Trecento (Sala degli Atti)
Progettata nel 1386 da Antonio di Vincenzo, questa sala fu destinata a diventare sede dell’archivio comunale. Oggi è conosciuta come Sala degli Atti e continua a essere uno degli ambienti più notevoli del palazzo.
Salone del Podestà
Collocato all’interno del Palazzo del Podestà ma accessibile tramite lo scalone di Palazzo Re Enzo, questo enorme salone fu adibito ad aula di giustizia e successivamente trasformato in teatro fino al 1767, in seguito ha assunto la funzione di sala per ospitare il gioco del pallone.
Sala Re Enzo e Sala del Quadrante
Al secondo piano si trova la Sala Re Enzo, ricostruita nel 1771 dall’architetto Giovanni Giacomo Dotti. Su una superficie di 150 metri quadrati si estende la Sala del Quadrante, così chiamata per l’antico quadrante di orologio affrescato sul soffitto.
Curiosità
Fenomeni Acustici e Giardino della Lazzarina
Tra Palazzo Re Enzo e il Palazzo del Podestà si può assistere a un fenomeno acustico singolare: avvicinando l’orecchio a una delle colonne, si possono distinguere nettamente le parole pronunciate dalle persone ai lati opposti dell’arcata. Un’altra curiosità è l’apertura porta-finestra sulla facciata verso via Rizzoli, dove un tempo sorgeva un balcone noto come “giardino della Lazzarina”, curato dalla moglie del boia che vi poneva un fiore per ogni condanna eseguita.
Come Arrivare
Palazzo Re Enzo si trova nel centro storico di Bologna, all’interno della ZTL. Si consiglia di raggiungerlo a piedi (circa 20 minuti di camminata dalla stazione centrale) oppure in bus. Questa perla di Bologna non è visitabile ed è chiuso ai turisti, a meno che non ci siano eventi particolari, un vero peccato.