Awamori: che cosa è e che sapore ha il distillato giapponese fatto con il riso Indica
The Basics
- Origine: Okinawa, Giappone
- Tipologia di Bevanda: Distillato di riso
- Gradazione Alcolica: 30-60%
- Materie Prime: Riso Indica tailandese, kōji nero (aspergillus)
- Metodo di Produzione: Fermentazione e distillazione singola in alambicco a colonna
Storia e Origini
L’Awamori è il più antico distillato del Giappone, le cui origini risalgono a più di 500 anni fa, quando la tecnica di distillazione venne introdotta nelle isole di Okinawa dalle rotte commerciali del sud-est asiatico. I legami storici tra Okinawa e la Thailandia hanno portato all’utilizzo del riso Indica tailandese per la produzione dell’Awamori, rendendolo unico rispetto ad altri distillati di riso giapponesi, come il shochu. Questo distillato è profondamente legato alla cultura del popolo di Okinawa, che lo considera parte integrante delle celebrazioni, dai matrimoni alle feste tradizionali.
Nel corso dei secoli, l’Awamori ha continuato a rappresentare la cultura di Okinawa, resistendo alle turbolenze della storia, comprese le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le difficoltà, le distillerie locali hanno mantenuto viva la tradizione, portando l’Awamori fino ai giorni nostri come simbolo di resilienza e identità culturale.
Metodo di Produzione e Tipologie
L’Awamori è prodotto utilizzando riso Indica e kōji nero (aspergillus), che svolge un ruolo fondamentale nel processo di fermentazione. La produzione dell’Awamori inizia con la cottura del riso, che viene poi inoculato con il kōji nero per convertire gli amidi in zuccheri fermentabili. Questa fase della lavorazione conferisce all’Awamori le sue caratteristiche note umami e la leggera acidità.
Dopo la fermentazione, il liquido viene distillato in alambicchi a colonna in una singola distillazione, mantenendo intatti gli aromi complessi e i sapori del riso e del kōji. L’Awamori può avere una gradazione alcolica che varia dal 30% al 60%, a seconda del processo e delle preferenze del produttore.
Le tipologie principali di Awamori includono:
- Awamori “bianco”: Distillato giovane, non invecchiato, imbottigliato subito dopo la distillazione. Ha un profilo fresco, con note di riso cotto, erbe fresche e una leggera acidità.
- Kusu: Awamori invecchiato per almeno tre anni. Il termine “kusu” significa letteralmente “vecchio”, e questo stile presenta un profilo aromatico più morbido e complesso, con sentori di miele, spezie dolci e legno. L’invecchiamento avviene solitamente in contenitori di terracotta, che permettono al distillato di sviluppare profondità e rotondità.
Caratteristiche Organolettiche e Gusto
L’Awamori è un distillato dal profilo aromatico deciso e caratteristico, che riflette la tradizione e il terroir di Okinawa. Al naso, l’Awamori presenta note di riso fermentato, terra bagnata, e un accenno di frutta secca e spezie. La presenza del kōji nero conferisce una leggera acidità che bilancia il bouquet aromatico.
Al palato, l’Awamori è ricco e strutturato, con sapori che spaziano dalle note di riso cotto e funghi shiitake, fino a sfumature più dolci di miele e frutta tropicale. La versione Kusu ha una maggiore morbidezza e un corpo più avvolgente, con un finale lungo e lievemente affumicato, che lascia una piacevole sensazione di calore.
Terroir e Materie Prime
L’Awamori è profondamente legato al terroir di Okinawa, un arcipelago situato nella parte più meridionale del Giappone. Il clima subtropicale di Okinawa, con le sue estati calde e umide, favorisce la crescita del riso Indica e l’azione del kōji nero, che necessita di umidità elevata per svilupparsi correttamente. L’utilizzo del riso Indica, piuttosto che del riso Japonica utilizzato in altri distillati giapponesi, conferisce all’Awamori un carattere unico, con un profilo aromatico più deciso e strutturato.
Le distillerie di Okinawa, molte delle quali a conduzione familiare, mantengono metodi di produzione tradizionali, utilizzando contenitori di terracotta per la fermentazione e l’invecchiamento, che consentono al distillato di respirare e sviluppare una complessità aromatica unica. Questi metodi tradizionali, insieme all’uso del kōji nero, rendono l’Awamori una delle espressioni più autentiche della cultura giapponese.
Abbinamenti e Come Gustarlo
L’Awamori è una bevanda versatile, che può essere gustata liscio, con ghiaccio, o miscelata in cocktail semplici per esaltarne il carattere. La versione giovane dell’Awamori è ideale come aperitivo, servita con acqua fredda o soda, per apprezzarne la freschezza e le note erbacee.
Per quanto riguarda gli abbinamenti culinari, l’Awamori si sposa perfettamente con i piatti tipici di Okinawa, come il goya champuru (un piatto a base di melone amaro, tofu e carne di maiale), e il rafute (pancetta di maiale stufata). La sua acidità e le note speziate bilanciano perfettamente i sapori ricchi e umami di questi piatti. L’Awamori Kusu, invece, è ideale con piatti più complessi e strutturati, come anguilla alla griglia e carne di manzo wagyu.
Prezzo
Il prezzo dell’Awamori può variare a seconda dell’invecchiamento e del livello di artigianalità. Una bottiglia di Awamori entry-level, come il Zuisen Joven, costa circa 20-30 euro, mentre una bottiglia premium Kusu, come il Shinsei Awamori Kusu 10 Years, può raggiungere i 100-150 euro. La produzione artigianale e le tecniche tradizionali utilizzate per la sua realizzazione rendono l’Awamori una bevanda di valore, apprezzata per la sua unicità e autenticità.