Teng Chieh: Quando l’Halloween Cinese Scuote il Velo tra il Sacro e lo Spirituale
Quando si parla di Halloween, la mente vola spesso all’America del Nord con i suoi costumi stravaganti e il “dolcetto o scherzetto”. Tuttavia, il culto dei defunti è un fenomeno globale e ogni cultura ci mette del suo. In Cina, lo chiamano Teng Chieh, una festa immersa in tradizioni, spiritualità e folklore che ha sia sorprendenti parallelismi che significative divergenze rispetto alle celebrazioni occidentali come Halloween o il Giorno dei Morti in Messico.
Il Teng Chieh si celebra il 15° giorno del settimo mese lunare, che di solito cade tra la fine di luglio e metà agosto. Questo giorno segna l’apice del “Mese dei Fantasmi”, periodo in cui si ritiene che le porte dell’aldilà si aprano, liberando gli spiriti vaganti sulla Terra. Sebbene possa evocare un’atmosfera spettrale, l’idea principale è quella di guidare queste anime verso l’illuminazione.
Orme Storiche
Questa tradizione ha origini che risalgono alla Dinastia Tang, intorno al 618-907 d.C., e da allora è diventata parte integrante della cultura e del folklore cinese. A differenza di Halloween, che ha assunto un tono prevalentemente secolare evolvendosi dalle sue radici pagane, Teng Chieh mantiene un forte sapore religioso. Fonde Buddismo, Taoismo e culto degli antenati, creando un affascinante mosaico di credenze e pratiche.
Il Richiamo Buddhista
La maggior parte delle famiglie visita i templi buddisti per fare offerte di barchette di carta e lanterne accese. Questa pratica trova le sue radici nell’Ullambana Sutra, un testo buddista che spiega come le offerte possano salvare le anime vaganti, impedendo loro di cadere in mondi inferiori. Le barchette di carta, spesso minuziosamente decorate e alcune di notevoli dimensioni, vengono bruciate alla sera. Questo gesto ha una doppia valenza: serve sia a ricordare i defunti che a liberare le cosiddette Pretas, o anime vaganti, guidandole verso l’illuminazione.
Pretas: Le Anime Vaganti
L’idea delle Pretas è una componente affascinante del folklore di Teng Chieh. Si tratta di spiriti irrequieti intrappolati in uno stato di sofferenza e vagabondaggio senza meta. Bruciare barchette di carta e offerte mira a lenire la loro agonia e a indirizzarli verso il sentiero del Nirvana. Le barchette agiscono come veicoli per trasportare queste anime perdute attraverso le acque cosmiche verso l’illuminazione.
Yue Lan: La Sfumatura Hongkonghese di Teng Chieh
A Hong Kong, la festa assume un colore unico e viene chiamata Yue Lan, o la Festa dei Fantasmi Affamati. Durante questo periodo di 24 ore, si ritiene che gli spiriti vaganti siano al loro apice di potenza. Molti locali bruciano effigi di carta di oggetti vari, che vanno dalla frutta, al denaro, fino ai gadget elettronici, nella convinzione che questi possano raggiungere il mondo degli spiriti e portare conforto ai fantasmi.
Variazioni Regionali: Cina Continentale e Taiwan
I rituali per Teng Chieh possono variare notevolmente a seconda della regione. Nella Cina continentale, potreste trovare opere teatrali tradizionali con una prima fila vuota: quei posti sono riservati agli spiriti! A Taiwan, invece, troverete le cerimonie Pudu, in cui vengono offerti grandi banchetti agli spiriti in visita.
Dal Sacro al Quotidiano
Sebbene l’obiettivo principale di Teng Chieh sia spirituale, questo influenza anche la vita di tutti i giorni. Molte persone evitano certe attività in questo periodo, come nuotare (per evitare gli spiriti dell’acqua) o passeggiare la sera. In alcune parti della Cina, potreste anche trovare banchetti a bordo strada con posti riservati per ospiti invisibili: sì, gli spiriti!